La
Lion Music ha prodotto una serie di tributi molto interessanti: Uli
Jon Roth, Blackmore, Hendrix e oggi ha omaggiato il prematuramente
scomparso Shawn Lane. Se vi dicessi che conosco Shawn vi racconterei
una balla clamorosa, infatti prima di ricevere questo cd, sapevo a
malapena della sua esistenza e nulla più, ma devo confessare
che trovare un tributo in due volumi a lui dedicato mi ha insinuato
una grande curiosità e mi sono messo a cercare di saperne di
più.
Shawn è entrato nei Black Oak Arkansas, la seminale band di
Southern Rock, alla fine degli anni settanta, quando il gruppo era
ormai allo sbando e infatti non riesce a incidere con loro. Poi, dopo
aver rifiutato offerte molto allettanti, decide di andare per la sua
strada e da vita a una serie di progetti, ultimo dei quali una band
che suona musica indiana (dell'India), sulle orme di quello che John
McLaughlin ha fatto con gli Shakti.
E' impressionante leggere la stima, l'ammirazione e l'affetto che
i chitarristi gli tributano e penso sia doveroso provare a cercare
qualche sua testimonianza, anche se non mi sembrano molto facili da
reperire. Questo primo tributo contiene ben quindici tracce di cui
solo due portano la firma di Lane, il che fa pensare che gli axemen
coinvolti abbiano reinterpretato il genio di quell'artista, forse
perché troppo difficile da riproporre? Sta di fatto che per
tutta questa serie di motivi mi trovo a disagio nel recensire questa
raccolta, perché non vorrei liquidarla parlando dei nomi prestigiosi
coinvolti ed elencando le doti di ognuno, ma vorrei parlare di Shawn
e forse è proprio questo lo scopo di questo cd. Allora vi dirò
che la selezione è stata curata dal bravo Alex Masi e che nel
gruppo oltre ad Alex spiccano i nomi dei più o meno noti Patrik
Carlsson, Stephan Forté, Craig Erickson, Dave Martone, Charly
Sahone, George Bellas, Goncalo Pereira, Rusty Cooley, Marcel Coenen,
Tony Smotherman, Francesco Fareri, Joop Wolters, Lars E. Mattsson
e Mistheria, ce nè per tutti i gusti, ognuno porta il suo tocco,
la sua personalità e anche la sua fantasia.
Lane è venuto a mancare, ma a quanto pare non sarà dimenticato
con la speranza che i suoi lavori diventino un po' più facili
da trovare. GB
Altre recensioni: S.L. Remembered Vol.2
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