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            Muséa, per longevità e qualità delle proprie 
            pubblicazioni, è divenuta nel tempo una delle più prestigiose 
            etichette in campo progressivo, una vera e propria istituzione del 
            Prog. Dalla sua nascita ha saputo resistere miracolosamente al variare 
            di mode e tendenze, conservando un’invidiabile coerenza e una 
            inattaccabile integrità artistica. Ma il pregio maggiore della 
            indomita label francese è di aver sempre puntato su nomi “minori”, 
            su artisti “senza futuro”, spesso provenienti da scene 
            prive di qualsiasi appeal commerciale, dando loro la possibilità 
            di far conoscere a tutto il mondo i propri preziosi lavori.
 Al fianco di alcuni gruppi europei troviamo artisti che vengono dal 
            Giappone, dall'Australia e dal Sud America, a dimostrazione di un 
            linguaggio musicale globale e di un'apertura totale. Queste due raccolte 
            sono la ghiotta occasione, per chi non ha la fortuna o i mezzi di 
            procurarsi i singoli dischi di ciascun gruppo, di avvicinarsi alle 
            bands della scuderia francese, con la sicurezza di potersi portare 
            a casa la crema del prog contemporaneo.
 
 Purtroppo non ci sono chicche, niente brani confezionati per l’occasione 
            o inediti e questo può essere l’unico neo delle presenti 
            raccolte, ma le considerazioni iniziali premiano comunque l’operazione 
            a pieni voti. Entrambe i CD durano oltre i settanta minuti, i ventidue 
            brani inclusi sono stati scelti con grande oculatezza e rappresentano 
            il meglio dell’ultima release di ogni artista. Descrivervi le 
            singole composizioni è ovviamente impossibile e farebbe torto 
            agli esclusi per cui preferisco evitare questa trappola, ma ricorderò 
            solo alcuni nomi come i magniloquenti Gerard, i poetici Tempano o 
            il visionario Boffo. Queste due raccolte sono un acquisto obbligato 
            non solo per ogni prog maniac, ma anche per chi si volesse avvicinare 
            per la prima volta a questo meraviglioso genere musicale. Gli artisti 
            sono tutti molto diversi fra loro e presentano, di conseguenza, una 
            panoramica importante su un genere ricco di fantasia e personalità. 
            Si va dal jazz al metal, dal folk al neoclassico, dall’etnico 
            al rock nostalgico dei seventies.
 
 Un’abbuffata davvero indimenticabile che saprà saziare 
            anche gli appetiti più voraci! GB
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