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          Dal 1996 la label tedesca Prophecy, con le sue succursali Auerbach Tontrager 
          e Lupus Lounge, ha fatto un lavoro molto importante nel diffondere musiche 
          di grande spessore e qualità, coprendo vari generi musicali, 
          ma sempre alla ricerca di artisti che proponessero una ricerca artistica 
          profonda, ne abbiamo incontrati molti su queste pagine e ne abbiamo 
          sempre apprezzato le proposte. Oggi la succursale AT ha messo sul mercato 
          una raccolta tematica in doppio cd con una bella selezione dei propri 
          artisti, alcuni sono veterani, altri sono delle new entry.
 Whom the Moon a Nightsong Sings non è la solita raccolta sampler, 
          perché oltre ad avere un concept sottostante, presenta anche 
          quasi tutti brani inediti. Il concept è legato alla natura e 
          la musica contenuta nei ventun brani proposti è per lo più 
          acustica, qualcuno lo chiama apocalyptic folk, altri Eerie Music (musica 
          misteriosa), comunque molto forte è la componente romantico malinconica, 
          le atmosfere sono notturne e sognanti, stupendamente atmosferiche. I 
          titoli sono tanti, troviamo band come Vàli, Empyrium, Nest, Nebelung, 
          October Falls, Ainulindale, Les Discrets, Musk Ox, Havnatt, Dornenreich, 
          Nhor, Ulven, Neun Welten, Tenhi, Bauda, Orplid, Nucleus Torn, Lonndom 
          e Syven.
 
 Si parte con un intro dei Vàli che lancia il primo pezzo forte: 
          gli Empyrium con un nuovo brano dopo quattro anni di silenzio, le atmosfere 
          sono grevi, solenni, fortemente spirituali, tinte di un’eleganza 
          noir che affascina fin dal primo ascolto, un grande ritorno. Non è 
          possibile fare un resoconto dettagliato di ogni brano, perché 
          il tenore di tutto questo lavoro è davvero alto e ogni fragmento 
          merita attenzione, ma proprio perché parte è al tutto 
          che bisogna prestare attenzione. Comunque non possono passare inosservati 
          singoli episodi come quello intensissimo dei Neun Welten, o la forza 
          evocativa dei Tenhi, poi c’è la classe degli Ulver, la 
          spiritualità dei Nest, l’eleganza dei Nebelung, ma mi rendo 
          conto che sto facendo torto agli altri.
 
 Questo doppio cd è un must per tutti gli amanti dell’apocalyptic 
          folk e della musica neo folk a tinte gothic in generale, non fatevelo 
          scappare. GB
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