Fra le varie etichette specializzate la tedesca Exile On Mainstream
si distingue per avere nella propria scuderia un gruppo di artisti
molto fuori dagli schemi, che vanno dal post rock alla musica sperimentale
al doom, tutto all’insegna della non banalità o superficialità.
Non è un caso quindi se ad aprire la presente raccolta è
il brano inedito “Senge”, con un sound iperacido prodotto
dai seminali Dyse, quasi un punk moderno molto violento. Molto più
riflessiva invece è “Pioneer” degli sperimentali
Beehoover, anche questa inedita. Anche gli End of Level Boss non scherzano
con la loro psichedelia schizofrenica nel brano “Vivid”.
Non meno ruvidi sono gli Ostinato col brano “Jagganath”,
che propongono un post rock stralunato non troppo coinvolgente. Meglio
gli ossianici The Hidden Hand, che in formazione hanno il veterano
Scott “Wino” Weinrich, col loro doom intriso di visioni
lisergiche e un cantante che ricorda maledettamente Ozzy. Altra grande
doom band che spunta dall’elenco sono i malsani Place of Skulls
con l’evocativa “Master of Jest”, gran gruppo davvero.
Al settimo posto ritroviamo i roventi EoLB con un’altra song
tratta dal recente album, un brano molto fuori dagli schemi. Gli Voodooshock
si avvicinano allo shoegazer, con un’impronta doom. Riecco i
personali Beehoover, uno dei gruppi che più mi hanno colpito
di tutta la scuderia EoM. Ora è il turno dei Volt con un brano
estrapolato da un Ep uscito tre anni fa, una piece velenosa molto
efficace nella sua crudeltà. Anche per gli Ostinato arriva
una seconda occasione per mostrare le proprie doti, ma ancora una
volta sono la band che mi colpisce di meno. Bello il brano degli Spitting
Off Tall Buildings, anche loro freschi di stampa, quasi una versione
dura della vena cantautorale femminile di qualche anno fa. I Dyse
col secondo brano si ricorfermano visionari scatenati e colpiscono
con la loro voglia di sperimentare. Gli A Whisper in the Noise presentano
un brano post rock molto malinconico e poetico. In chiusura troviamo
le anticipazioni dei dischi di We Insist! e Beyond Vengeance, i primi
sperimentano un post rock costruito su riffs stoppati e aspri, i secondi
sono devastanti, un sound rumorista ai limiti del comprensibile e
che lascia un po’ troppo disorientati, vedremo come sarà
il disco.
In sostanza si tratta di una bella raccolta di gruppi molto interessanti,
la proposta della EoM non è certo diretta al grande pubblico,
ma la passione, la grinta e l’impegno che ci hanno messo per
scovare tutti questi artisti stimolanti merita un giusto riconoscimento.
GB
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