Rock Impressions

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********* OVER THE TOP *********
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Velka VELKA - Velka
Hydra Music
Distribuzione italiana: Goodfellas
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2013


A causa di disguidi postali mi ero perso questo disco, ma ho voluto recuperarlo, perché credo molto in questa artista. Velka è Eleonora Giudizi, che alcuni anni fa era uscita con un album davvero bello: Il Giudizio di Eleonora, un nome troppo lungo e troppo italiano, così la nostra ha pensato di assumere il nome Velka, breve, facile da ricordare e anche esportabile all’estero. Velka è una parola etrusca, un omaggio che la nostra ha voluto dare ad una civiltà molto importante per il nostro paese e che valorizzava molto le donne. In questo nuovo disco la Giudizi ha proposto cinque brani riarrangiati, che costituivano l’ossatura del precedente lavoro, e sei nuovi, per segnare da un lato la volontà di non perdere quanto di buono aveva fatto e anche la voglia di guardare avanti.

Il disco parte con “Femmina”, che a distanza di tempo non perde il suo fascino e mi piace ancora come al primo ascolto, una canzone che graffia e mostra una Eleonora veramente grintosa, poi che vocalizzi. Il ritmo è pieno di tensione, il brano è diviso in due parti, una pop post moderno e poi una rock con grandi aperture di chitarra elettrica, con una linea melodica vocale che inchioda, un brano che se fosse adeguatamente sostenuto dai media sono convinto che farebbe incetta di ascolti. “Non Mi Baci Mai” parla delle difficoltà di relazione, con un po’ di sarcasmo e qualche critica sociale velata di ironia, il ritmo è sempre incalzante, con un ottimo uso dell’italiano in un contesto decisamente rock, il ritornello è davvero contagioso. “Ci Manca il Pane” è una ballata elettrica, il sound è epico e grandioso, il testo parla sempre di amore malato e ancora una volta mi piace il testo, che trovo molto efficace. “Drastica” è il primo brano nuovo, il contesto è sempre molto rock, ma il sound è un po’ più pop elettronico con un ritmo quasi ballabile, però il ponte sembra quasi un omaggio ai Nirvana. Velka continua a graffiare con un orgoglio femminile mostrato con giusto orgoglio. “Serena in Gabbia” apre con suoni di chitarra acustica, il sound è buono, poi parte il ritornello che è puro rock, non c’è niente da fare anche i brani nuovi mi conquistano ascolto dopo ascolto. “Ali” è una ballata dominata dal pianoforte, il brano più cantautorale del disco, Eleonora sfodera tutta la sua bravura come cantante e i brividi scorrono. Con “Borderlilne” si torna al passato, ma questo brano è un vero cataclisma, profondamente erotico e fortemente rock, è il brano più potente del disco, una valanga emozionale che non è possibile arginare (ma dove sono i discografici italiani?). “Gitana” è un’altra ballata elettrica dal testo molto bello, fra giri di flamenco e impennate di rock elettrico si eleva la voce potente della Giudizi. “Un’Altra Favola” il tema è sempre l’amore, il tessuto è sempre fortemente rock, l’inizio è lento, sofferto, poi entra un giro intrigante di chitarra elettrica, poi basso e batteria e tutto prende il volo. “In Tempo” ha la stessa struttura di altre canzoni già ascoltate, sempre bella e in linea col resto del disco. La finale “Running” è l’unica canzone in inglese, credo sia giusto che Eleonora tenti anche questa carta, il brano è caldo e vellutato e prende via, via intensità.

Eleonora con questo suo secondo album conferma tutte le buone impressioni, anzi direi che è sempre più matura e pronta per nuove imprese, lasciatevi emozionare dalle sue canzoni. GB

Altre recensioni: Il Giudizio di Eleonora

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