I
tedeschi Versus X non sono certo un gruppo molto prolifico: quattro
dischi in nove anni di cui uno, quello che vi stiamo per presentare,
dal vivo. Inoltre, hanno l'abitudine di incidere pochi brani molto
lunghi, all'insegna di un prog settantiano di buona fattura, piuttosto
nostalgico, ma di grande spessore.
I riferimenti sono quelli classici: Van Der Graaf Generator, Genesis,
King Crimson, con una rilettura personale, ma un po' troppo "devota"
per suonare convincente.
In questo live troviamo quattro brani registrati lo scorso anno, uno
è stato estratto dal loro debutto omonimo del '94, due dal
secondo album Disturbance del '97 e uno da The Turbolent Zone. La
musica, come l'iconografia adottata per le cover, riflette l'amore
per la matematica frattale e le strane geometrie che da questa si
sviluppano: intricate strutture che si aprono come scatole cinesi
su universi immaginari e onirici, viaggi in dimensioni parallele descritte
con abilità da variopinti intrecci di tastiere e chitarra,
con un cantato sognante e una sezione ritmica perfettamente in grado
di reggere le complicate strutture compositive.
Se nei dischi in studio la passione per il prog "datato"
era un limite, talvolta pesante, nella dimensione live le composizioni
acquistano un nuovo calore e brillano di luce propria, assaporare
l'abilità di questi artisti in questa veste, molto più
genuina, aiuta ad apprezzare una proposta altrimenti difficile da
digerire.
I Versus X continuano una strada tracciata da altri con una abilità
indiscutibile, per i nostalgici è un gran bel sentire, ma è
un gruppo che merita di più. GB
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