Rock Impressions

2 DAYS PROG + 1 2017 01-02-03/09/17 - Veruno (NO)
01/09 Mad Fellaz - Comedy of Errors - Tange-Kanic - Motorpsycho
02/09 Deafening Opera - Karfagen - Discipline - Glass Hammer
03/09 Ingranaggi della Valle - Sophya Baccini's Aradia - Frost - Procol Harum
Di Giancarlo Bolther



Da quando conosco questo festival faccio il possibile per essere presente, perché è davvero un gran bell’evento. Organizzato molto bene, in un posto incantevole e dove si respira un’atmosfera coinvolgente. Senza contare che è diventato l’occasione per rivedere diversi amici.

Quello che penso sia il pregio principale di come è strutturato il 2 Days Prog è l’apertura a tutte le modalità di intendere la musica prog senza sciocchi e astrusi snobismi o elitarismi. Altro punto di forza è che nelle varie edizioni hanno ospitato artisti che è stato molto difficile vedere nel nostro paese, come i Magma, gli Anglagard o i Saga, con un’ottima scelta, che ha sempre privilegiato grande qualità, anche riguardo ai nomi meno conosciuti.

Quest’anno sono riuscito a partecipare a tutti e tre i giorni in programma, anche se ho perso le prime due band in cartellone, i Mad Fellaz e i Comedy of Errors. Il venerdì ho visto i Tange-Kanic e i Motorpsycho. Peccato per la pioggia che ha reso tutto più difficile.

I primi, come fa intuire il nome, sono un mix dei Tangent di Andy Tillison e dei Karmakanic di Jonas Reingold (the Flower Kings). In realtà il repertorio dei due gruppi, a mio modesto parere, non è molto simile, più classici i Tangent, legati a strutture che potremmo definire abbastanza rétro, anche se Tillison è molto lirico nel comporre, mentre i Karmakanic sono più nervosi e moderni. In ogni modo il connubio era singolare e lo spettacolo ha funzionato bene. I brani dei primi sono più lunghi e complessi, mentre i secondi sono più diretti e viscerali, ma questa unione ha funzionato e lo spettacolo è riuscito bene. Tillison è un freakettone molto simpatico e si vede lontano un chilometro che nutre un profondo amore per la musica. Jonas è una macchina da guerra e le sue composizioni mi piacciono veramente molto, insieme hanno fatto scintille. Poi la cosa che mi ha colpito di più è stato vedere Andy mescolato tra il pubblico durante tutto il festival, con quel suo modo libero e molto naif di vestire che era impossibile non notare, fantastico.

I norvegesi Motorpsycho sono una band particolare. Il loro repertorio non è proprio prog, infatti hanno suonato diversi generi musicali, dall’hard rock psichedelico al noise rock, ma è il loro eclettismo unito alla voglia di sperimentare che li fa considerare progressivi. La loro esibizione è stata molto “rumorosa”, quasi caotica, spesso sembravano più improvvisare che seguire uno schema preciso. A dire il vero ho fatto un po’ fatica a seguirli, perché in diversi momenti mi sembravano suonare ciascuno per conto suo, comunque un’esibizione interessante, che ha coinvolto molti spettatori.
Deafening Opera  live at Veruno 2017
Deafening Opera  live at Veruno 2017


Il secondo giorno ha visto alternarsi sul palco Deafening Opera, Karfagen, Discipline e Glass Hammer. I primi vengono dalla Germania e sono fautori di un prog bilanciato tra passato e presente, con buone strutture armoniche. Nel loro repertorio si alternano brani classici ad altri più diretti e coinvolgenti ai limiti di certo metal, l’insieme è davvero godibile. Inoltre ho avuto l’impressione di ragazzi molto simpatici, in particolare il cantante sprizzava energia positiva.
Gli ukraini Karfagen hanno alle spalle una lunga discografia e sul palco hanno dato prova di saperci fare, sono diversi elementi e questo ha creato delle buone dinamiche. Anche se il loro prog di impronta piuttosto classica non mi ha coinvolto particolarmente, nel complesso mi sono piaciuti.
Karfagen  live at Veruno 2017
Karfagen  live at Veruno 2017

Gli americani Discipline per me sono stati la vera sorpresa del festival e mi hanno davvero emozionato. Tipo strano il cantante Matthew Parmenter, parlo da un punto di vista caratteriale, personaggio istrionico e al tempo stesso introverso. Fanno una musica è davvero potente ed evocativa e credo non sia un caso se dopo il loro show alle bancarelle non si trovava più un loro disco in vendita! Sicuramente hanno preso dai Genesis più gotici, ma non sono degli imitatori, il prog immaginifico e teatrale tocca le corde più profonde dell’anima, davvero un paio di spanne sopra la media.
Discipline  live at Veruno 2017
Discipline  live at Veruno 2017

Per contraltare i Glass Hammer per me sono stati una delusione. Mi sono sempre piaciuti, ma dal vivo non mi hanno coinvolto. Di tutti i loro brani alla fine nessuno mi è rimasto dentro, non mi hanno lasciato granché. Tecnicamente ineccepibili e sicuramente molto bravi e professionali, però non ho mai provato un vero brivido, nemmeno piccolo. Da loro mi aspettavo molto di più.
Glass Hammer  live at Veruno 2017
Glass Hammer  live at Veruno 2017

I nomi della terza ed ultima sera erano Ingranaggi della Valle, Sophya Baccini’s Aradia, Frost e Procol Harum. I primi sono dei giovani provenienti da Roma che hanno proposto un prog fresco e intrigante, con ottime composizioni, penso che col tempo ci sapranno regalare ottime cose, stanno crescendo veramente bene.
Ingranaggi della Valle  live at Veruno 2017
Ingranaggi della Valle  live at Veruno 2017

Sophya è una garanzia di qualità. Non è solo una bravissima cantante ma scrive anche ottima musica. Questa è la seconda volta che la vedo dal vivo e non posso che ammirarne sempre più la bravura, il suo animo partenopeo sicuramente gioca a suo favore, sul palco si sa muovere molto bene, ma soprattutto è una vera signora, che classe. Poi il fatto di aver ospitato sul palco Christian Décamps ha creato un’atmosfera ancora più magica. Mi sarebbe piaciuto molto se Sophya avesse voluto proporre anche qualcosa dell’ultimo Presence, un capolavoro, ma forse è giusto così. Grande concerto il suo, che ha sorpreso buona parte del pubblico che ancora non la conosceva.
Sophya Baccini  live at Veruno 2017
 
Sophya Baccini  live at Veruno 2017
Sophya Baccini  live at Veruno 2017
Sophya Baccini  live at Veruno 2017

I Frost fanno parte di quei gruppi che gli appassionati più integralisti non amano molto, per il loro mescolare sonorità pop al prog, quasi che fare un prodotto che abbia un appeal commerciale sia di per sé un peccato imperdonabile, ma è vero anche che una buona fetta del pubblico era lì per loro. Tecnicamente perfetti, quasi disumani, hanno fatto uno show molto coinvolgente con bei pezzi che funzionano. Alla batteria poi ora siede Craig Blundell che si è prodotto in un drumming pazzesco, non a caso è considerato tra gli innovatori dello strumento, ma tutti sono stati davvero bravi e francamente mi sono piaciuti parecchio.
Frost live at Veruno 2017
Frost live at Veruno 2017
Frost live at Veruno 2017
Frost live at Veruno 2017

Per parlare dei Procol Harum bisognerebbe partire dal pubblico. Poche volte a Veruno si sono viste così tante persone, a parte forse per la serata con gli Uriah Heep dello scorso anno (però non ero presente). Immagino che soddisfazione per gli organizzatori del festival. Tuttavia questo apre la porta a diversi interrogativi, ne voglio porre solo uno. Premesso che li amo molto ed è già la seconda volta che li vedo dal vivo, tutto il festival di Veruno meritava un simile pubblico, possibile che serva un nome storico per attirare tanta gente? Perché il pubblico italiano non si muove se non c’è il grosso nome? Penso sarebbe bene se ci interrogassimo su questo punto, poi non lamentiamoci se la musica fa così fatica a trovare spazi.

Lasciando sospese questa ed altre domande veniamo alla musica della band di Gary Brooker, splendido settantenne che però ho trovato segnato dal tempo più di quanto mi sarei aspettato. Ma che grinta ha esibito sul palco. Ottima musica, molto blues e poco prog se volete, ma di gran classe, con una band che ha suonato in modo splendido. Fra nostalgici e non il pubblico ha dimostrato un gran calore per questi veterani, che nonostante gli anni e un repertorio ormai “datato” hanno saputo elargire ottime vibrazioni a tutti, chiudendo alla grande un festival sempre più bello.

Sito Web del Festival



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