Dark Sound, Horror Rock, Gothic Punk, Doom, Folk Apocalittico…
quanto fascino hanno esercitato le tematiche oscure ed esoteriche
sulla musica moderna (e non solo), c’è una corrente “nera”
che attraversa tutto il rock a partire dalla fine degli anni ’60
e che arriva fino ai giorni nostri, lo sdoganamento di certe tematiche
è iniziato idealmente con l’abum dei Rolling Stones Their
Satanic Majesties Request, seguito presto da Blues Obituary dei Groundogs
e subito dopo da una vera valanga di dischi “oscuri”.
I gruppi più dark sono senza dubbio inglesi con in testa Writing
On The Wall, Black Widow, High Tide, Human Beast, Atomic Rooster,
ovviamente i Black Sabbath e moltissimi altri, ma anche gli americani
non hanno scherzato, basti pensare ai Coven di Witchcraft e anche
ai Blue Oyster Cult del trittico iniziale, poi negli anni ottanta
sono arrivati da questa parte dell’oceano i nerissimi Bauhaus
mentre dall’altra hanno fatto eco i temibili Christian Death,
poi anche altri paesi hanno partorito nomi minacciosi, come i Magma
francesi e gli Amon Duul II tedeschi. Comunque dagli esordi fino ad
oggi non sono mai mancati artisti attratti dal lato oscuro, anche
in Italia. Però nel nostro paese possiamo vantare un nome che
più di tutti ha saputo incarnare il Dark in tutte le sue profondità:
Antonio Bartoccetti, in arte Antonius Rex, un artista che si è
spinto molto oltre rispetto ad alcune delle formazioni citate.
Nel libro si racconta che Antonio è nato nella Rocca degli
Ottoni (cosa un po’ strana in quanto oggi purtroppo è
ridotta a rudere e parrebbe essere in queste deprecabili condizioni
da molto tempo), in provincia di Macerata, quindi nelle Marche (come
un altro famoso signore oscuro della nostra musica, Paolo Catena),
una terra che per lungo tempo è stata di confine per lo Stato
Pontificio e che è ricca di misteri e storie legate al paranormale,
di contrasti e di chiaroscuri. A causa del lavoro del padre, il nostro
lascia le Marche, ma resterà sempre legato a questa terra.
Il libro racconta in modo dettagliato il suo percorso, la sua vicinanza
al mondo del soprannaturale, il suo rapporto col medium e mago Franz
Parthenzy, con cui compose molte musiche, il suo incontro con la scena
musicale londinese e le prime collaborazioni. Tutto molto dettagliato
e approfondito, ci sono molte interviste veramente interessanti, un
viaggio a ritroso che permette di comprendere pienamente il percorso
artistico del nostro. Buona la partenza con l’introduzione di
Massimo Gasperini, che con la Black Widow da anni sostiene il lato
oscuro del rock, poi Vitolo conduce il lettore con mano sicura attraverso
le tappe evolutive del cammino di Antonio.
Bartoccetti, con gli Jacula prima e poi col moniker Antonius Rex,
ha dato vita alle pagine più oscure in assoluto della musica
contemporanea. I suoi dischi grondano esoterismo, con musiche composte
in buona parte in stato di trance spiritica e in questo libro tutti
i passaggi vengono analizzati e svelati. Bartoccetti è un artista
scomodo, controcorrente, una sorta di eminenza grigia del rock. La
sua proposta è eccessivamente elitaria, è un tipo schivo
che fa pochi concerti e che conduce una vita altra, lontano da cliché
e mode, a suo modo una vita molto spirituale, che potrebbe sorprendere
più di un lettore, per certi versi è un filosofo e questo
libro è denso del suo pensiero. Un libro dal fascino sinistro
e complesso, che non può lasciare indifferenti.
Unico neo che ho trovato è che mi sarebbe piaciuto leggere
un capitolo sugli Invisible Force, una formazione di Bartoccetti di
metà anni settanta di cui è rimasto un solo rarissimo
45 giri ritirato dal mercato, ma chissà che la Black Widow
non riesca prima o poi a pubblicare tutto l’album di questa
“oscurissima” e misteriosissima formazione. Magister Dixit
è la biografia approfondita di uno dei musicisti
più misteriosi del pianeta, una lettura davvero intrigante.
GB
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