Per scelta non seguo i talent show, perché trovo che siano
l’ultimo autogol delle grandi case discografiche, che ormai
sembrano tendere più alla spremitura anticipata, piuttosto
che alla ricerca del talento duraturo dei giovani artisti. Però,
non vivendo in un mondo isolato, il caso di suor Cristina è
arrivato anche alle mie orecchie. Onestamente penso che non dovesse
vincere lei, se non altro perché lei non ha scelto di fare
la cantante, e a parte la bravura che non discuto, la sua vittoria
mi è sembrata frutto delle leggi dello spettacolo piuttosto
che di reali meriti artistici. Questo preambolo per affermare che,
per me, doveva vincere piuttosto il secondo classificato, Giacomo
Voli.
I dati di vendita sembrano confermare la mia impressione e Voli col
suo singolo “Rimedio” si è subito imposto nel sempre
più sofferente mercato discografico italiano. Oggi abbiamo
la possibilità di ascoltare un suo album, anche se è
composto solo da sei canzoni, di cui due cover. Il primo estratto
è “Il Vento Canterà”, le intenzioni bellicose
di Giacomo appaiono subito evidenti, chitarre durissime e un quattro
quarti incalzante come un motore che romba. La cosa che piace fin
da subito è la bravura nell’inserire un testo in italiano
in un tessuto decisamente rock. Giacomo ha una voce pulita e potente
e la sfoggia con orgoglio in questo pezzo che è un fiero atto
di forza. “La Fenice” è meno aggressiva, anche
se è sempre molto dura. Molto bello il testo, più intimo
e poetico del precedente. Voli canta sempre in modo eloquente, con
vero talento. L’hard rock più viscerale torna a pulsare
forte in “Un Capitale”, che gioca con molta ironia coi
famosi peccati capitali e la voglia di vitale ribellione insita in
ogni giovane. “Ridi Nel Tuo Caffè” è una
ballata elettrica piuttosto originale, con belle linee melodiche e
un testo intrigante. La prima delle due cover è l’immortale
“Impressioni di Settembre”, brano fondamentale della musica
rock. Giacomo ha la bravura giusta per affrontarlo senza timori reverenziali
e riesce ad emozionare. L’ultima cover è presa dal repertorio
dei Blind Faith, una formazione di cui forse pochi oggi si ricordano,
ma ci ha militato un certo Clapton. Scelta interessante, che permette
anche a Giacomo di cimentarsi con un brano inglese, buona la riuscita
con un’altra ottima interpretazione vocale del nostro.
In realtà non è interessante rivangare se realmente
suor Cristina meritasse di vincere, piuttosto è meglio concentrarsi
su questo nuovo disco di Giacomo Voli, che ci mostra un artista dalla
splendida voce, capace di emozionarci dalla prima all’ultima
nota. GB
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