INTERVISTA
AI VOODOO HILL con DARIO MOLLO
di Massimo Salari
Ciao Dario, tu sei un ottimo chitarrista e non sono certamente
io a scoprirlo, sei in campo dagli anni ’80 e le tue collaborazioni
sono veramente famose, cosa ne pensi di fare un breve sunto della
tua carriera a partire dai Crossbones per noi?
Crossbones
è stata la mia prima band che formai subito dopo l'esame di
maturità, durante questo periodo ebbi l'opportunità
di lavorare con Don Airey, sia in studio sia live, da questa esperienza
capii che qualcosa si poteva fare nell'ambito di questo genere musicale.
L'unico problema che incontrai fu il fatto di avere un cantante italiano,
le case discografiche inglesi dissero che la pronuncia non era buona,
quindi non potemmo distribuite il cd in inghilterra.
In base a questa esperienza, maturai l'idea di utilizzare un cantante
in madre lingua.
Dopo lo scioglimento dei Crossbones passai molto tempo ad allestire
il mio studio di registrazione e a sperimentare tecniche di incisione
e ad un certo punto mi resi conto di essere maturo per poter registrare
un nuovo album, e la scelta di Tony Martin prima e Glenn Hughes poi
fu una conseguenza naturale.
Voodoo
Hill è arrivato al secondo capitolo, penso sia una grande soddisfazione
personale, come l'hai vissuta?
Riuscire a fare un buon album è sempre una grande
soddisfazione, che ho vissuto in maniera molto rilassata, ormai conosco
bene Glenn e tutti i musicisti che collaborano con me.
Che tipo è Glenn, ho sentito dire che è piuttosto
bizzarro è vero?
Giudico Glenn un grande professionista, molto preparato,
e sinceramente non ho notato nulla di bizzarro in lui, anzi, sia lui
che sua moglie sono molto simpatici.
A parte il bassista, la formazione dei due Voodoo Hill è
praticamente invariata, si può pensare a voi come a una band?
Farete dei concerti per promuovere il nuovo album?
Con Roberto Gualdi ( batteria) abbiamo creato una solida
partnership, grazie alla quale abbiamo appena fondato una nuova band
( Elektric zoo ) con la quale abbiamo fatto un tour in Spagna e Inghilterra
assieme a Graham Bonnet; durante questo tour abbiamo suonato un pezzo
tratto dall'ultimo voodoo hill, "make believe". Nulla vieta
di organizzare in futuro date con Glenn o Tony.
In ambito Hard Rock, quali pensi siano le differenze sostanziali
fra i tuoi esordi e quello che produci oggi?
L'approccio e l'energia che ho nei confronti di questa musica,
è assolutamente lo stesso degli esordi, cambia solo la mia
maturità artistica.
Per quanto riguarda la possibilità di vedere i propri lavori
pubblicati, ora è tutto molto più semplice.
All'epoca dei miei esordi i project studios come il mio non esistevano,
quindi solo poche persone potevano permettersi i costi esorbitanti
di uno studio pro.
Quali sono secondo te i motivi per cui sei più famoso
all’estero che in Italia? Colpa forse di un genere non troppo
amato dalle nostre parti?
Devo dire che ultimamente le cose stanno cambiando, grazie
anche alle mie collaborazioni con artisti conosciuti nell'ambito di
questa musica.
A che cosa ti ispiri quando componi la tua musica?
Mi ispiro esclusivamente alle emozioni che vivo ogni giorno,
che spesso non hanno nessuna relazione con l'ambito musicale.
Ti capita di comporre pensando ad una voce in particolare
(es. G. Hughes) oppure lo fai a getto secondo le emozioni del momento?
Compongo sempre di getto in base alle mie emozioni, di solito,
quando compongo non ho idea di chi canterà i miei brani.
A composizione avvenuta, decido, in base al materiale che ho composto,
qual'è il cantante più idoneo.
Quale è stato il motivo che ti ha fatto prendere per
la prima volta la chitarra in mano?
Mio padre suonava il banjo e mi comprò la mia prima
chitarra acustica all'età di otto anni ( costava 8.400 lire),
poi, anni dopo, un mio compagno di classe mi suonò il riff
di "smoke on the water" e rimasi folgorato, decidendo che
quello era il genere di musica che faceva per me.
Quale personaggio fra quelli che hanno collaborato con te
nel corso di tutti questi anni, compresi i progetti "The Cage",
ti ha dato di più e perché?
Forse Don Airey, mi affascina la sua attitudine nei confronti
della musica, lui e la musica sono una cosa inscindibile e io cerco
di muovermi in questa direzione.
Quali sono le principali differenze tecniche e professionali
fra Martin e Hughes?
Sono due grandi cantanti professionisti ma con approccio
totalmente diverso nei confronti della musica, Glenn è molto
istintivo mentre Tony è molto riflessivo. Per me è molto
intrigante vedere come i miei brani acquistino una differente personalità
se cantati da persone diverse.
In sede live, ti è mai capitato un momento imbarazzante?
Sinceramente no, ma nelle situazioni difficili do sempre
il mio meglio.
Musicheresti un libro? Quale e perché.
Un libro forse no, ma probabilmente la colonna sonora di
un film si.
C'è qualche artista con cui ti piacerebbe suonare in
futuro, hai qualche nome in particolare che ti affascina e con chi,
invece, non suoneresti mai (sempre in ambito Hard Rock)?
Mi piacerebbe suonare la chitarra in un pezzo degli enigma,
però di solito non amo molto collaborare.
La qualità sonora dei tuoi ultimi lavori è veramente
eccelsa, si sa pure che il tuo studio d’incisone è fornitissimo,
ci puoi descrivere "Damage Inc."?
Grazie, il mio studio è il mio laboratorio dove negli
anni ho fatto innumerevoli esperimenti che hanno portato la mia tecnica
di registrazione e produzione artistica a buoni livelli. Grazie a
queste tecniche riesco ad estrapolare il meglio dai musicisti che
produco.
Tralaltro una grande evoluzione del metodo di registrazione lo si
deve all'avvento dei computer e dai programmi di hard disk recording.
I media, secondo me, potrebbero mandare più Metal e
Rock , magari in certe ore,ma questo non accade. All’estero
se ne ascolta decisamente di più, la colpa è della nostra
cultura o delle case discografiche?
Sicuramente la colpa è delle case discografiche, le
quali troppo spesso prediligono il business a scapito della qualità
artistica, ma la cosa gli si stà rivoltando contro, basta vedere
l'abnorme calo delle vendite di questi ultimi anni.
Il grosso problema, purtroppo, è che la maggior parte delle
nuove generazioni, non sa neppure che questo genere di musica esiste,
dal momento che le major hanno monopolizzato la quasi totalità
dei media a diffusione di massa.
Fammi due nomi di artiste femminili che ammiri, una straniera
ed una italiana.
Elisa per l'Italia e Patti Labelle per l'estero.
In quale direzione potrebbe evolversi in futuro il tuo sound?
Stai pensando a dei nuovi progetti?
Ho già composto abbastanza materiale per un prossimo
album, l'evoluzione non la vivo in maniera ragionata, avviene e basta,
in modo naturale e di pari passo alla mia evoluzione come essere umano.
Per me la contaminazione potrebbe essere un metodo per modernizzare
questo genere musicale.
Puoi svelarci un segreto che non hai mai detto a nessuno?
(ovviamente che ora puoi dire a distanza di tempo!).
Sono un tipo molto sincero e di solito dico tutto di me,
ma i segreti che riguardano altre persone non posso rivelarli anche
se ne conosco molti, sopratutto riguardanti l'ambito musicale.
Siamo in chiusura, ti ringraziamo per la tua cortesia e disponibilità
e per finire facci qualche anteprima sui tuoi nuovi progetti e sulle
nuove date live. Grazie per le grandi emozioni che ci hai dato in
questi anni con la tua chitarra!
Grazie a voi.
Ho appena terminato il primo tour con gli Elektric zoo (www.elektriczoo.com)
e ho intenzione di continuare a suonare live.
Discograficamente ho quasi terminato il prossimo album, devo solo
decidere chi lo canterà.
Keep in touch
MS
Recensioni: Wild Seed of Mother Earth
Artisti correlati: Glenn Hughes
|