Quando si parla di Black Sabbath tutti pensano a Ozzy, a Iommi, a
Dio, ma penso che, appassionati di musica a parte, pochi si ricordino
del primo batterista. Bill Ward ha avuto diversi problemi di dipendenza
e poi di salute ma è un grande musicista e nei Black Sabbath
è stato più di un motore ritmico. Ne è prova
la sua discografia al di fuori della famosa band. A dire il vero non
ha prodotto molti dischi ma le idee espresse hanno messo in luce le
sue innegabili qualità.
Accountable Beasts è il terzo album in studio a suo nome ed
inizialmente è uscito solo in download nel 2015. Oggi si può
trovare anche la versione in cd, con una grafica scarna, perché
non era stata prevista. In realtà è un album spettacolare,
visionario, tremendamente teatrale, per certi versi migliore di alcuni
dischi dei Sabbath, che si sono dimostrati non particolarmente ispirati.
Nove brani potenti, oscuri, se vi piace il lato dark della band di
Birmingham, provate ad addentrarvi nei meandri di quest’opera
tormentata, che sembra unire le visioni distorte di Lou Reed alla
ruvidità del doom metal, con un pizzico di follia buttata tra
i solchi come una manciata di perle per un pubblico che deve avere
il coraggio di cercare. GB
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