| E' molto difficile e anche un po' fastidioso fare la recensione di 
            un gruppo di cui quasi nessuno conosce le origini senza lo straccio 
            di una nota biografica e in questo caso lo è ancora di più.
 
 I Wolfsheim dovrebbero essere tedeschi e il disco è stato registrato 
            fra Amburgo, Berlino e una località non specificata del Belgio. 
            Si conoscono solo i nomi dei produttori che sono Andreas Herbig e 
            Oliver Pinelli più José Alvarez Brill e Axel Breitung 
            per altri due brani.
 
 Tanto lavoro e tanta pena fanno pensare ad un lavoro sopra le righe, 
            ma secondo voi è possibile che questa band non abbia mai ascoltato 
            almeno un brano dei Depeche Mode? Noooo non ci credo davvero, nemmeno 
            se mi dovessero dimostrare di venire da un altro pianeta.
 
 Il pop elettronico maledettamente malinconico contenuto nelle nove 
            tracce che compongono questo album sono così sfacciatamente 
            simili alla produzione del celeberrimo gruppo inglese che li citerei 
            per plagio. Casting Shadows non è un brutto disco, anzi le 
            melodie sono molto orecchiabili e piacevoli, i brani sono piuttosto 
            vari, ma sono allo stesso tempo talmente scontati che è difficile 
            non sottolineare la cosa.
 
 Solo ed esclusivamente per gli amanti del genere, ma se fosse per 
            me neanche per loro. GB
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