Rock Impressions

Neil Zaza NEIL ZAZA - Staring at the Sun
Mascot Records


Non so da dove sbuchi questo (per me) nuovo axeman, di certo è riuscito ad attorniarsi di session men di prima grandezza: Ross Valory al basso, Steve Smith alla batteria e Tim Bradford alle tastiere, più il grande Stuart Hamm al basso insieme a Robin DiMaggio alla batteria in due brani e Michael Lee Firkins in altri due.

In effetti il nostro è dotato di un innato talento naturale che emerge fin dall'iniziale "I Spy", un brano vigoroso e dinamico che funge da antipasto. "Lift" è esuberante e solare, più tranquillo del precedente, permette a Neil di farsi apprezzare meglio, anche se il ritornello suona molto di già sentito. In "Zen, Karma and Other Good Things" Zaza gioca con ritmi e suoni orientali, pur essendo un brano piacevole l'ho trovato anche un po' ruffiano in certe parti, ma Neil è riuscito a inserire delle linee piuttosto dure e interessanti. "The Wonder of You" è un lento vagamente jazzato che dimostra una certa versatilità del nostro, che in questo caso sfodera un solo molto passionale. Il metallo torna a scorrere bollente in "New, New Math", con parti ritmiche decisamente cool! "Rain" è firmata da Hamm ed è degli episodi migliori, anche se è molto intimista e quasi ambient. Molto piacevole anche la fresca "Fargo", ricca di virtuosismi veramente godibili. Da segnalare in chiusura una interpretazione molto personale di "Purple Rain", che dimostra in modo definitivo l'interessante personalità di Neil.

Penso che questo non sia il meglio di quanto questo chitarrista può esprimere e in questo senso sono convinto che il suo prossimo lavoro sarà ancora più sorprendente, un artista da tenere d'occhio. GB

Altre recensioni: Melodica


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