| La cosa più sbagliata parlando di arte è pensare di 
            non avere più la possibilità di stupirsi e lo stupore 
            è proprio la sensazione che ho provato ascoltando questo CD.
 
 I fratelli Adachi sono due chitarristi acustici dal talento smisurato, 
            hanno un'abilità e una perizia assolutamente fuori dal comune, 
            ho sentito qualcosa di paragonabile solo in Friday Night in San Francisco 
            di MacLaughlin, Di Meola e De Lucia, ma in quel disco il repertorio 
            verteva sul flamenco e su melodie mediterranee, in questo caso siamo 
            in territorio musicale completamente diverso.
 
 Nei dodici brani, per lo più acustici, proposti dal duo ne 
            troviamo otto composti da loro e quattro cover fra cui spiccano "Mother 
            Goose" e "Cheap Day Return" dei Jethro Tull e "I 
            Talk to the Wind" dei King Crimson. Quasi un'ora di virtuosismi 
            mozzafiato che incatenano l'ascoltatore come le spire di un serpente 
            constrictor, bellezza e abilità fuse insieme in modo così 
            magico che se ne riamane estasiati. Già con la band Ausia i 
            due fratelli si presentano per la prima volta con questo superlativo 
            debutto, ovviamente non è musica per tutti, niente basso e 
            niente batteria, ma solo tanto amore per la musica, un amore a cui 
            non è possibile restare indifferenti.
 
 Un disco incredibile che qualcuno può trovare un po' noioso, 
            ma che io trovo assolutamente superlativo. GB
 
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 Interviste: 2006
 
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