La cosa più sbagliata parlando di arte è pensare di
non avere più la possibilità di stupirsi e lo stupore
è proprio la sensazione che ho provato ascoltando questo CD.
I fratelli Adachi sono due chitarristi acustici dal talento smisurato,
hanno un'abilità e una perizia assolutamente fuori dal comune,
ho sentito qualcosa di paragonabile solo in Friday Night in San Francisco
di MacLaughlin, Di Meola e De Lucia, ma in quel disco il repertorio
verteva sul flamenco e su melodie mediterranee, in questo caso siamo
in territorio musicale completamente diverso.
Nei dodici brani, per lo più acustici, proposti dal duo ne
troviamo otto composti da loro e quattro cover fra cui spiccano "Mother
Goose" e "Cheap Day Return" dei Jethro Tull e "I
Talk to the Wind" dei King Crimson. Quasi un'ora di virtuosismi
mozzafiato che incatenano l'ascoltatore come le spire di un serpente
constrictor, bellezza e abilità fuse insieme in modo così
magico che se ne riamane estasiati. Già con la band Ausia i
due fratelli si presentano per la prima volta con questo superlativo
debutto, ovviamente non è musica per tutti, niente basso e
niente batteria, ma solo tanto amore per la musica, un amore a cui
non è possibile restare indifferenti.
Un disco incredibile che qualcuno può trovare un po' noioso,
ma che io trovo assolutamente superlativo. GB
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