Sono
passati quattro anni dalla pubblicazione del disco precedente e Stephan
Forté, il leader del gruppo, in questo periodo si è
dedicato allo studio delle tecniche di composizione, in particolare
focalizzando l'operato di John Williams, famoso per il suo lavoro
con le colonne sonore di molti films.
E tutto questo tempo non è stato speso invano, negli oltre
sessanta minuti che compongono questo cd ascoltiamo in otto tracce
in mix di musica sinfonica, death metal e gothic con venature progressive
metal vicine ai Dream Theater più duri, non è il primo
tentativo che viene fatto per coniugare questi generi musicali, ma
il risultato di Underworld è notevole, gli arrangiamenti sono
spettacolari.
Si apre con "Next Profundis" che propone subito delle melodie
molto azzeccate su cui si innestano tutte le componenti accennate.
Anche il nuovo tastierista Kevin Codfert si dimostra un acquisto prezioso
e le sue progressioni ai tasti d'avorio sono pregevoli. La voce del
singer è melodica e potente nello stile dei singer prog metal
e mi fa piacere una volta tanto che ci sia un gruppo capace di staccarsi
dal tanto abusato growl. Dei cori epici e solenni introducono "Introitus
/ Solvet Saeclum in Favilla", che poi si evolve in un metal sinfonico
di grande impatto. Atmosfere plumbee aprono "Chosen", ma
poi entra la doppia cassa e inizia una lunga serie di cambi. "From
My Sleep... To Someone Else" è uno dei brani più
bello e sintetizza al meglio la visionarietà di Stephan. Anche
la lunga title track è un interessante esempio di musica sinfonica
abbinata al metal. "Promises" a sorpresa è un lento
nella migliore tradizione dei gruppi metal, con un giro molto malinconico.
Altri due brani chiudono questo cd molto riuscito, in un panorama
ricco di gruppi fotocopia finalmente degli artisti che hanno qualcosa
da dire. GB
Altre recensioni: Dominate
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