Rock Impressions

Russell Allen + Jorn Lande - The Revenge R. ALLEN - J. LANDE - The Battle
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2007

Poteva sembrare un progetto studiato a tavolino dalla casa discografica, tanto per fare cassa, invece le due ugole d’oro del metal Russell Allen e Jorn Lande si sono trovate così bene insieme da proporci un secondo intrigante album. Come per il primo episodio le composizioni sono firmate dal chitarrista Magnus Carlsson, che suona anche basso e tastiere e si occupa pure della produzione, alla batteria ritroviamo Jaime Salazar, la cover è disegnata ancora dal grande Rodney Matthews, inoltre c’è lo zampino di Dennis Ward (Pink Cream 69, Angra e altri) che ha contribuito alla resa finale del disco.

Il taglio di questo nuovo album è simile al precedente, si tratta di un heavy metal molto epico che esalta le doti canore di questi due giganti. L’album si apre subito molto bene con la title track, un brano tirato molto epico, una versione metallizzata dei Magnum più duri, i duetti fra i nostri sono imperdibili. “Obsessed” è più cadenzata e vede Russel farsi carico in solitario delle vocals, che in più di un frangente ricorda Ronnie James Dio della carriera solista, però è un brano un po’ prolisso. In Victory i nostri tornano in coppia con un motivo che sembra preso in prestito dal metal gotico, ma che funziona molto bene anche in questo contesto, una bella prova di forza e potenziale motivo trascinante dell’album. “Master of Sorrow” ci presenta Jorn in solitario alle prese con una ballad particolarmente bella e intensa, acustica nella prima parte con crescendo elettrico nella seconda e un solo finale di chitarra da manuale. Per “Will You Follow” torna Russel da solo, con una prestazione un tantino inferiore a quella dell’amico.

Torna la coppia in “Just a Dream” e tornano anche certe melodie dark epiche di grande impatto. “Her Spell” pulsa di grande vitalità e ci restituisce un Lande sempre grande. Un po’ più convenzionale “Gone Too Far” che è una tipica track di heavy melodico, ma si riscatta ampiamente nel bridge prima dell’assolo del sempre preciso Magnus. Con “Wake Up Call” e i due singer di nuovo insieme sono ancora scintille, questa è sicuramente un’altra potenziale hit, ascoltare per credere. In “Under the Waves” è la volta di Jorn di rivitalizzare un brano non proprio eccellente, ma siamo già alla decima traccia e un po’ di stanca è più che concessa. Anche “Who Can You Trust” non è all’altezza con la prima parte dell’album, ma siamo sempre su ottimi livelli. Chiude la semiballad “When Time Doesn’t Heal”, i due singer ci mettono tutta la passione che hanno in corpo e ci salutano per nuove avventure, io spero però di poterli ascoltare ancora in questo progetto, perché è davvero piacevole ascoltare del buon metal cantato così bene.

Il disco è davvero riuscito, Lande e Russell, io preferisco il primo, sono molto bravi e anche Magnus ha messo insieme una bella raccolta di brani, l’unico difetto, se me lo concedete, è che a livello di songwriting si poteva osare di più, invece si resta sempre in territori molto sicuri, un vizio di forma insomma, ma l’attenzione va tutta ai due singer, la musica in questo caso viene subito dopo. GB


Altre recensioni: The Battle

Vedere anche: Russell Allen; Jorn Lande; Starbreaker


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