Nell’ascoltare
la prima volta questo ‘Days Of Doom ‘ è possibile
rimanere spiazzati dalle diverse influenze che emergono dal songwriting
degli Ancient Prophecy. Il gruppo tedesco propone un complesso (per
il numero di influenze, ma non per il songwriting) sound che mescola
con abilità gothic, doom ed un po’ di classic metal.
Di fatto le tre caratteristiche fondamentali dello stile Ancient Prophecy
sono l’enorme spazio concesso alle tastiere di Daniel Jung (che
impone il proprio strumento in ogni composizione), le mielose linee
vocali della singer Andrea Busch (anche se in certi frangenti canta
anche il bassista Daniel Keck che offre un growl profondo ma non cattivissimo)
e la lunghezza estenuante dei brani.
Il CD (perché di questo si tratta, nonostante la band si ostini
a definirlo un demoCD) si apre con la scelta coraggiosa ed a mio avviso
errata di porre tre brani strumentali, di cui il primo è onestamente
prolisso e pesante. Se si riesce a superare l’impatto depressivo
e gotico dei primi tre brani il seguito del CD è un’ascesa
continua. Abbiamo ‘Hands On The Wall’, che, bellissimo
brano cantato, presenta linee che ricordano in parte quanto fatto
dai Lordian Guard. Anche nella title-track, in ‘Silent Dream’
e in ‘Omega’ ritroviamo le stesse direttive compositive
(anche se in questi tre pezzi l’apporto metal è più
circoscritto). Poi abbiamo la doomy ‘Pain’, in cui canta
Daniel, brano tosto ma sempre estremamente melodico. Una sorpresa
è poi la versione metal di ‘Marcia alla Turca’
di Mozart, qui rrinominata ‘Alla Turcani’, in cui il tastierista
Daniel diventa il protagonista assoluto.
L’artwork del CD è professionale, i suoni non sono male
(il lavoro è stato prodotto da Andy Gutjahr dei Lightmare)
e il booklet contiene tutti i testi delle song. Per chi ama i generi
a cui ho fatto riferimento gli Ancient Prophecy potrebbero rappresentare
un’ottima sorpresa, anche se l’album, ascoltato per intero,
può annoiare. LC
Sito Web
|