Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI ANYONE'S DAUGHTER (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

P
er iniziare parliamo del nuovo album “Wrong”, quanto tempo avete impiegato per realizzarlo?
Lo sviluppo del nuovo album “Wrong” è iniziato subito dopo aver finito il nostro album precedente “Danger World” del 2001. Ma direi che il tempo impiegato per la produzione finale e per il missaggio è stato di circa dodici settimane.

Ci puoi parlare un po’ di più delle nuove canzoni?
Come risponderebbe ogni artista ti dico anch’io: “le amiamo tutte quante!”. A parte questo voglio aggiungere che la title track “Wrong”, per esempio, è un brano rock molto heavy e dark (ma c’è racchiusa anche qualche traccia di speranza) e si ispira all’atmosfera di preoccupazzione che serpeggia in tutto il mondo dopo quello che è successo l’undici settembre. Oppure la canzone “Happy Go Luky” che invece è molto ottimista, in linea con l’attitudine del nostro nuovo cantante Andre Carswell, che di fatto è una persona che pensa sempre positivo, ha scritto lui infatti il testo di questo pezzo.

Quanta tradizione e quanta modernità è racchiusa nel vostro nuovo disco?
Se parliamo da un punto di vista molto terra, terra si tratta di un disco “fatto a mano”. Ma la cosa che principalmente rende moderno il sound di “Wrong” sono le composizioni, che sono direttamente influenzate dai giorni che stiamo vivendo e non da dei sogni che riguardano il passato.

A cosa vi siete ispirati in particolare per comporlo?
Direi che ci siamo ispirati alla vita “reale”, sebbene ci siano anche delle canzoni d’amore così come dei brani atmosferici come “Fade Out”. Personalmente parlando devo dire che non ascolto molti altri artisti, perché mi occupo di musica tutto il giorno e mi basta.

In passato avete sempre usato delle immagini molto belle per le vostre copertine, ma per il nuovo album Wrong avete usato un immagine veramente semplice, una scritta rossa su campo nero, perché questa scelta?
Perché volevamo dare al nostro gruppo un’immagine di moderna rock band che suona vigorosa musica rock che sia potente, fatta con amore e col cuore e non che sembrasse un vecchio relitto del passato capace solo di riproporre il sound degli anni ’70 e ’80. Per cui ecco perché abbiamo deciso di mettere sulla cover di Wrong questa immagine semplice e diretta.

Quali sono le principali differenze fra Danger World e Wrong?
L’album "Danger World" in un certo senso era un punto di osservazione per vedere da dove sarebbero partiti i nuovi Anyone’s Daughter. Era a metà strada fra il Rock e il Pop, c’erano dei brani molto belli come "I´ll never walk that road again", "Nina" o "Wheel of fortune". Ma non aveva preso una decisione precisa fra il Rock e il Pop. Così “Wrong” mostra con decisione che abbiamo voluto fare un vero Rock album.

Cos’è successo negli anni ’80 quando avete deciso di sciogliere il gruppo?
Nel 1984, Uwe Karpa ed io abbiamo dovuto fare il "Zivildienst", che corrisponde al vostro Servizio Civile che viene fatto al posto del Servizio Militare. Per cui siamo stati costretti a fare uno stop di diciotto mesi, nei quali non potevamo suonare. In quel periodo il nostro cantante, che era Harald Bareth, decise che non voleva fare musica a livello professionale per tutta la sua vita. Così dopo questa pausa abbiamo fatto una tornée con un nuovo cantante, un nuovo bassista e un nuovo batterista, ma, sebbene fossero tutti dei grandi musicisti, purtroppo non si trattava di una combinazione ottimale di persone. Di conseguenza non avevamo le idee chiare su quale direzione musicale intraprendere per il futuro e lo scioglimento fu inevitabile.

Cosa avete fatto, quindi, durante questa lunga pausa?
Parlando per me stesso, ho suonato con diversi gruppi, ho fatto dei concerti con Peter Schilling (Major Tom), coi Sinner e con alcuni altri. Ho lavorato come session man, ho prodotto dei dischi di altri gruppi e altre cose come queste. Dal 1996 ho anche fatto dei dischi e delle tournée con Heinz Rudolf Kunze, un artista tedesco abbastanza popolare. Uwe Karpa a suonato in diverse bands dell’area di Monaco. Maggiori dettagli li puoi trovare nel nostro sito web www.anyonesdaughter.de, ma penso che fin dall’inizio del 1990 abbiamo cominciato seriamente a pensare di rimettere in piedi gli Anyone´s Daughter.

Quali sono i ricordi più belli che hai degli anni ’80?
In particolare ho un bellissimo ricordo del nostro meraviglioso pubblico che ci ha permesso di suonare circa cento concerti all’anno dal 1981 fino al 1984. Poi i concerti stessi, che ogni volta sembravano dei veri e propri eventi.

Che emozioni avete provato con la vostra reunion?
Come ti ho già detto, era un progetto che avevamo in mente già da molto tempo. Il problema principale è stato quello di trovare le persone giuste per riformare la band con individui che stessero bene insieme. Poi si è trattato di poter trovare il tempo necessario per poterci occupare a tempo pieno degli Anyone’s Daughter. Ma con l’arrivo dei nuovi membri, che sono Andre Carswell alla voce, Peter Kumpf alla batteria e Raoul Walton al basso tutto è diventato perfetto!

Secondo te il successo dell’attuale scena new prog ha aiutato la vostra reunion?
Noi non ci siamo mai sentiti parte di questa scena, anche se alcune parti della nostra musica possono essere collocate in questa “categoria”. Comunque non mi piace suddividere la musica in categorie, perché ci sono sempre così tante cose fra una categoria e l’altra che possono essere perse quando si aderisce ad una specifica.

Cosa ne pensi della scena new prog?
Penso sia una buona cosa che questo tipo di musica sia ancora viva e che ci siano tanti giovani gruppi che danno nuova linfa a questo stile musicale.

Secondo te quali sviluppi ci saranno nella musica progressiva nei prossimi anni?
Io spero che la musica progressiva esca dai suoi “canoni” e che si possa diffondere ad un’audience più vasta di quanto non sia al momento attuale.

Hai ascoltato qualche nuovo gruppo, c’è qualcosa che ti piace?
Ho ascoltato ad esempio i Mars Volta, che mi sono piaciuti molto. Poi più in generale mi piacciono gruppi come gli Evanescence o i Linking Park. Queste bands hanno una grande energia, anceh se hanno un sound molto “dark”. Ma questa penso che sia la principale differenza con gli Anyone’s Daughter, noi abbiamo solo saltuariamente un sound dark mentre abbiamo anche molta speranza nella nostra musica, almeno è quello che penso.

Ci sono molti grandi gruppi tedeschi della scena Krautrock (ndr. Movimento musicale degli anni settanta a metà strada fra l’hard e il prog) ancora in vita come Birth Control, Epitaph, Jane, Amon Duul, Nektar, Ramses e olti altri, come mai questo movimento è ancora così vitale?
Io penso che dipenda dal fatto che il movimento “Krautrock” sia un genere musicale molto particolare e caratteristico e tutte i movimenti musicali che hanno avuto queste caratteristiche hanno trovato sempre un pubblico fedele.

Si tratta di un fenomeno limitato alla Germania o c’è un interesse internazionale per questi gruppi?
C’è sempre stato molto interesse per i gruppi tedeschi in Asia, specialmente in Giappone, ma anche in Sud America ad esempio.

Dopo tanti anni quanto è cambiato il business musicale?
E’ infame così come è sempre stato.

E voi quanto siete cambiati?
Penso che siamo tutti invecchiati!

Avete mai suonato in Italia? Avete progetti per il futuro?
Sfortunatamente no, ma ci piacerebbe davvero molto poter venire a suonare nel vostro paese.

Cosa dobbiamo aspettarci dagli Anyone’s Daughter per il futuro?
Grande musica piena di energia, come sempre! Grazie per la tua intervista, Giancarlo. Best wishes from Germany!

GB

Recensioni:
Request Document live vol.1 & 2; Wrong

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