Ormai il nome di Fredric Slama e del suo progetto AOR è ben
consolidato fra gli appassionati del genere, una sorta di marchio
di fabbrica che garantisce fedeltà all'A.O.R. statunitense,
buona musica, grandi musicisti coinvolti, una produzione sempre più
raffinata. Anche in questo caso il giornalista/chitarrista/tastierista
francese centra il bersaglio degli ospiti con un lungo elenco di musicisti,fra
i quali spiccano i connazionali Anna Portalupi (bs), Alessandro Del
Vecchio (tats), Pierpaolo Monti (bt), Mario Percudani (ch) e Stefano
Lionetti (ch). L'elenco continua con Tommy 'uomo ovunque' Denander,
Paul Sabu, James Christian (House Of Lords), Philip Bardowell (Unruly
Child), Jerry Hludzik (Dakota), Göran Edman (Crossfade), Chris
Ousey (Heartland, Virginia Wolf), Paul Shortino (Rough Cutt, Quiet
Riot), Hank Erix (Houston), Joey Summer, Rick Riso, Michael Landau,
Mike Baird, Christian Tolle, Bruce Gaitsch ed altri ancora, quindi
non posso soffermarmi di volta in volta sui singoli musicisti che
suonano o cantano in ciascun brano, rimandandovi per questo ad altre
fonti ufficiali.
Sette canzoni su dodici sono presenti anche in "Outside Heaven"
(Perris Records) delle Chasing Violets, ma mentre in questo caso le
parti vocali sono a carico delle sole sorelle Sarah e Melissa Fontaine,
su "L.A Temptation" gli interpreti sono sempre diversi.
A parte questa doverosa informazione, parliamo della musica che non
gode purtroppo di una produzione particolarmente brillante e tutti
noi sappiamo quanto questa sia una componente fondamentale in questo
genere di rock, ed anche le composizioni risultano nel complesso meno
incisive rispetto ai passati lavori, pur non mancando episodi di rilievo
come le iniziali "No Margin For Error" e "Above Suspicion",
belle e coinvolgenti. Altri momenti con uno sprazzo in più
di qualità sono "No One’s Gonna Hurt Me Anymore"
(bel ritornello) e la semi-ballad "Second Chance At Love",
mentre da dimenticare soprattutto "Out On The Streets" (brutto
il cantato di Paul Sabu ed i suoni da demo di media qualità
sonora) e l'inconcludente "Hold Back The Dawn". Il restante
materiale galleggia senza arte nè parte.
Gli irriducibili fans dell'AOR e degli AOR non si fermeranno dinanze
alle mie parole e compreranno anche questo cd che, viste le fenomenali
uscite di questo periodo, rischia di passare alquanto inosservato.
ABe
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