Quarto live album e quattro dischi in studio, una progressione quasi
matematica. Gli Aristocrats sono una macchina da guerra, implacabili,
virtuosi dei rispettivi strumenti, hanno impressionato il pubblico
con la loro bravura e dal vivo sono altamente coinvolgenti, non si
tratta solo di una questione di abilità, perché se manca
il lato comunicativo, la gente alla lunga non ti segue. Per aver raggiunto
un simile obiettivo questo supergruppo ha dimostrato di essere entrato
nel cuore delle persone.
Questo nuovo disco è composto da soli sei brani per un’ora
di musica strumentale. Si spazia dal metal al prog, senza tralasciare
blues e country, con uno spirito molto fusion, tante improvvisazioni
e raffinatezze esecutive snocciolate come caramelle. Il disco è
vorticoso come una giostra ed è difficile non provare ammirazione
per il talento di ciascuno. Però è la forza maggiore
di questi tre “giocolieri” è di aver composto della
bella musica, che serve sicuramente per evidenziarne la bravura, ma
che si ascolta volentieri.
Forse per una band che ha fatto solo quattro album in studio, altrettanti
live potrebbero essere un po’ tanti, ma nessuno è obbligato
a comprarli, di certo chi ama questi artisti non resterà deluso.
GB
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