Gli Astra sono un classico quintetto italiano, che viene dal mondo
delle tribute band professionali, infatti i nostri hanno anche vinto
un contest come miglior tribute band dei Dream Theater, ma alcuni
di loro hanno fatto parte anche di altre tribute band. Il nome che
conosco meglio è quello di Titta Tani, che qui oltre a suonare
la batteria veste anche i panni del singer, ma che suona anche coi
i Daemonia di Simonetti e con i DGM. Quindi ci troviamo di fronte
ad un gruppo di musicisti preparati e il peso della loro esperienza
si sente in questo cd.
About Me è il loro primo album ed è composto da musiche
del gruppo, anche se paga una discreto debito nei confronti dei Dream
Theater, con questo non voglio dire che gli Astra siano dei Cloni
del famoso gruppo americano, ma ne ricalcano vagamente le strutture,
poi Titta ha una voce molto aggressiva che non può essere accostata
a quella più pulita di La Brie.
“Shadows From the Past” apre un po’ sottotono, a
mio parere non è un brano abbastanza personale, gli manca quella
grinta che troveremo più avanti e che sarebbe stata più
opportuna in apertura. Già le cose migliorano con l’incisiva
“Me, Myself and I”, che però è anche molto
vicina al Teatro del Sogno. Il metal degli Astra è piuttosto
moderno, cattivo e intriso di umori urbani e che a tratti ricorda
anche i Pain Of Salvation, cosa che emerge anche dalla successiva
“Human Being”. “From Father to Son” è
uno dei momenti più emozionanti del cd, una track veramente
originale densa di un profondo senso drammatico. Anche “Circles”
ricorda i POS, ma il gruppo mantiene una sufficiente personalità.
Ma le sorprese non sono finite e verso il finale veniamo conquistati
da “Hear My Words”, dove è ancora la vena più
teatrale del gruppo a farsi apprezzare, anche se nel finale il gruppo
si lascia andare un po’ troppo rischiando di diventare autocelebrativo.
“Once Again” chiude con poesia l’album.
La produzione non è eccelsa, ma il disco suona piuttosto bene
e visto che il songwriting è sufficientemente convincente ci
sono tutte le premesse per gli Astra per crescere e imporre un proprio
sound già con il prossimo lavoro. GB
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