Worn
Out è il disco di debutto di un giovanissimo trio fiorentino,
che ha piazzato le proprie radici nel post punk, post grunge, garage
e indie rock, un mix di suoni acidi, carichi di rabbia, sparati in
faccia all’ascoltatore con determinata cattiveria, a volte sembra
quasi di ascoltare dei novelli Stooges, coi dovuti distinguo.
L’album è composto di undici brani che trasudano passione
per il punk, come stile musicale Lo-Fi, fatto di accori semplici,
melodie facili da ricordare e tantissima energia, il cantato è
ai limiti dello sgraziato, le chitarre sono insistenti e grattano
i sensi dell’ascoltatore, mentre la sezione ritmica è
selvaggia, non ci sono molte idee nuove, anzi si sentono continui
riferimenti al passato, ma è sicuramente un disco che ha dello
spessore, ovviamente per chi ama i generi musicali a cui i Bad Blood
si ispirano.
I brani hanno tutti uno stile molto simile, pur dimostrando una certa
varietà, di soluzioni armoniche, si sente che questi ragazzi
hanno ascoltato prima di mettersi a comporre in prima persona, un
bagaglio musicale che trasuda da ogni solco di questo muscoloso album,
che per essere un esordio promette bene.
Come avrete capito i Bad Blood sono un gruppo dalla forte attitudine
punk, non seguono delle mode e vannno dritti per la loro strada. Sono
scomodi, casinisti, caotici, ruvidi, per voi questi potrebbero essere
difetti o qualità, a voi quindi la scelta. C’è
poco altro da aggiungere. GB
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