Nello
sterminato universo di microband Progressive italiane degli anni '70
dove uno potrebbe smarrirsi, IL BALLETTO DI BRONZO è sicuramente
un ottimo punto di riferimento. Grandi strumentisti, Vito Manzari
(basso), Giancarlo Stringa (batteria), Lino Ajello (chitarra) e Gianni
Leone (voce e tastiere) sono gli autori di ' Ys'.
Dopo il buon 'Sirio 2222' (1970) ecco l'inserimento in line-up di
Gianni Leone alle tastiere e voce, e viene alla luce questo lavoro
molto originale nel genere. Interessanti gli inseguimenti tra gli
strumenti ed ottimi gli arrangiamenti, unica pecca forse rimane la
voce. 'Ys' comunque è un disco di non facile assimilazione,
o per lo meno non rimane in mente al primo ascolto, questo può
essere un pregio ma dipende da come uno considera la musica, de gustibus...
E' certo comunque che rimane musica per la mente, da assaporare con
il tempo e da apprezzare soprattutto per le sue scelte intricate e
sperimentali. Analizzando il concept incontriamo l' 'Introduzione',
'Primo Incontro', 'Secondo Incontro', 'Terzo Incontro ed 'Epilogo',
in più nella nuova ristampa in CD (1994) troviamo come bonus-track
'La Tua Casa Comoda' che si discosta totalmente dall'intero lavoro
rimanendo una canzone da hit piuttosto commerciale e quindi dissonante
nel contesto.
Voci femminili come sirene ed un organo ci accolgono in 'Introduzione'
(15 minuti), intricato pezzo farcito da tastiere e cambi di tempo
che danno spazio a frangenti violenti al limite dell'Hard Rock con
ritmiche veloci, chitarre elettriche ed effetti di moog (strumento
purtroppo quasi estinto). Gianni Leone è il trainer. 'Primo
Incontro' non è altro che il proseguo del brano precedente
con le sue dure schitarrate supportate da una ritmica a dir poco assillante.
'Secondo incontro' comincia con Gianni che interpreta i testi in maniera
a tratti fredda ed a tratti pacata in modo quasi dissonante ma perfettamente
amalgamato al brano il quale, nemmeno a dirlo, alterna i soliti momenti
forti ad altri più calmi. Ci sono persino contaminazioni jazz.
Comunque sia, nel contesto generale, non possiamo proprio dire che
siamo di fronte ad un Prog romantico....
Grande ispirazione compositiva pregna di variazioni accompagna insomma
tutto questo lavoro che però mi sento di consigliare solamente
a coloro che fanno della sperimentazione e dell'estro la loro ragion
di vita. La qualità sonora è più che sufficiente
ed allora , mettiamoci le cuffie, e lasciamoci trasportare da questo
viaggio alienante e vorticoso.
Quando la musica non ha tempo.... MS
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