Baro è il nome d’arte di Alberto Molesini che alla fine
degli anni ’70 aveva fondato la band La Sintesi, per loro compone
diversi lavori che vengono proposti dal vivo ma mai incisi. Dopo diverse
esperienze che lo vedono collaborare con diverse band come Hydra,
Elam e Marygold, Alberto decide di rimettere le mani sulle musiche
della sua vecchia band e grazie al lavoro della Andromeda Relix viene
data dignità alle sue opere.
Utopie è l’ultimo lavoro, un progetto ambizioso che parte
dalla lezione dei grandi del prog come gli Yes e i King Crimson cercando
una propria strada. Anche la copertina ricorda vagamente l’opera
di Dean, il che aiuta la fantasia dell’ascoltatore a calarsi
in un mondo magico, ricco di suoni e di colori. Il disco è
composto da cinque brani. Il primo, che non è parte del concept,
vuole essere una chiusura del periodo vissuto coi La Sintesi. Gli
altri quattro brani sono cantati in parte in italiano e in parte in
inglese e sono costruiti come suites. La musica è sontuosa,
ottimo prog sinfonico, con grande lavoro sulle parti vocali. Senza
dubbio si sentono le influenze citate e in certi momenti mi sono venuti
in mente anche i Magellan, in ogni caso ci troviamo di fronte ad un
lavoro complesso, ricco di variazioni e di profondità e sono
sicuro che gli appassionati del prog non mancheranno di apprezzare
le cavalcate epiche e le ascensioni armoniche, peccato solo che la
grafica del libretto penalizzi un po’ la lettura dei testi.
Un gran disco, fatto con passione che si tocca con mano, per i sognatori
di tutte le età. GB
.
|