I giovani romagnoli BaseMents sono al secondo Ep, la formazione è
un quartetto con due chitarre, basso e batteria. Si sono formati nel
2013 e già l’anno successivo davano alle stampe Mirror
con brani cantati in inglese, per questo nuovo invece hanno scelto
di esprimersi in italiano.
Il primo brano è “Fuoco d’Artificio”, il
ritmo è incalzante, la sezione ritmica composta da Marco Villa
al basso e Alberto Piccioni alla batteria è dinamica e vivace,
mentre le chitarre di Andrea Zanni e Manolo Liuzzi graffiano proponendo
un riffing hardeggiante, vagamente alternative, Andrea è anche
la voce del gruppo, canta in modo pulito e convincente. “Istriona”
è un po’ più moderna della precedente, ma le coordinate
non cambiano di molto. “Karmikal (Al di Là del Sole)”
è sempre basata su un rock diretto e coinvolgente, il gruppo
riesce bene a dar vita a brani vibranti e vitali. Chiude la title
track, giustamente il brano più rappresentativo del disco e
quello dove compaiono le idee migliori. I testi sono apprezzabili,
con una buona interazione dell’italiano col rock suonato.
Il risultato complessivo funziona, ma manca ancora un tocco un po’
più personale, che distingua i BaseMents da tante altre band
simili, che come loro hanno un buon tiro, un sound maturo e convincente
e tanta voglia di farsi sentire e il risultato potrebbe anche non
tardare. GB
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