Rock Impressions

Bededeum - Oltre il Sipario BEDEDEUM - Oltre il Sipario
Lizard
Distribuzione italiana: si
Genere: Folk Prog
Support: CD - 2008

E’ con estremo piacere che ritrovo i toscani Bededeum dopo il bel debutto del 2002 dal titolo “Brevistele”. Li riporta alla nostra attenzione il progetto Locanda Del Vento, della casa discografica Lizard Records, nel quale vengono narrate storie, racconti e favole dell’era Prog italiana anni ’70. Pur avendo alle spalle solo due incisioni, il settetto di Massa Carrara affonda le proprie radici nell’ormai lontano 1997. Della formazione originale oggi ritroviamo solo due elementi, Antonio Pincione (chitarra) e Davide Lazzaroni (voce e flauto), quest’ultimo anche maestro di scherma. A completamento della band ci sono Chiara Vatteroni (arpa celtica), Gabriele D’Ascoli (basso), Jacopo Bisagni (cornamusa, Whistles, flauto), Martino Solvetti (violino) e Micaela Guerra (voce e percussioni).

Come avrete potuto intuire dalle strumentazioni adoperate, ci troviamo di fronte ad un lavoro di musica popolare, con lontane radici celtiche, ma miscelate alla nostra mediterraneità. Ecco quindi assaporare diverse sonorità nell’ascolto di “Oltre Il Sipario”, si possono sentire stralci di Pentangle, Fairport Convention, ma anche il nostro compianto Fabrizio De Andrè, non a caso qui ricordato grazie al rifacimento di ”Geordie”. E a proposito di mediterraneità, ecco aprire il disco da “Le Pietre Bianche”, canzone che rappresenta proprio la nostra terra ed il nostro mare. Partono subito tutte le strumentazioni, dalla chitarra acustica al flauto, il Whistle, l’arpa, lo scacciapensieri e i sonagli! La naturalezza con cui gli artisti si muovono in questi antichi terreni è davvero sbalorditiva, sembra quasi di affrontare uno sbalzo temporale. Una musica dai fasti meravigliosamente affascinanti. Segue “Le Voci Di Derry”, la quale racconta le vicissitudini di un uomo incatenato sul ponte di una nave nell’oceano. Questo non è altro che un arrangiamento di un brano tradizionale scritto in carcere da Bobby Sands. Per i dettagli dei brani (tutti) vi rimando all’ottimo libricino allegato ad una confezione a dir poco indovinata, preparata da Simone Lazzaroni. Una edizione cartonata questa dei Bededeum che porta con se proprio tutta l’antichità (chiamiamola così…) che i nostri ci rappresentano in musica, in parole povere un perfetto connubio fra musica, immagine e sostanza. I ritratti sonori si susseguono con leggiadria, senza mai risultare pesanti, in maggioranza sono degli arrangiamenti di brani tradizionali. Ci sono anche composizioni proprie, come “Una Stagione All’Inferno”, oppure “Gerard Duval, Tipografo”. Bello l’alternarsi delle voci, maschili e femminili, le quali non fanno altro che donare al disco un velo di colore seppia, quasi a renderlo ancora di più anticato.

La produzione sonora è assolutamente all’altezza, dieci canzoni da ascoltare con piacere.
In un business musicale feroce, quello odierno, dove l’apparire è più importante dell’essere, “Oltre Il Sipario” acquista un valore ancora più prezioso. Una musica senza tempo, calda e narratrice di storie fantastiche. Fermiamoci ad ascoltarle e supportiamo la nostra musica, perché è bella e fa bene al cuore, alla mente e all’anima. Spero solo di non dover attendere altri sei anni per potere riascoltare questi racconti dal colore acquarello, ma capisco anche la difficoltà ed il coraggio nello scommettere oggi su certi prodotti. MS


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