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Orfani dei Blue Oyster Cult alzate la testa, perché sono arrivati
i Blue Coupe, che si candidano a colmare un vuoto sempre più
pesante. Questa nuova band in realtà è un supergruppo
composto dai fratelli Albert e Joe Bouchard che non suonavano insieme
stabilmente in una band dai tempi del culto dell’ostrica blu,
mentre il comprimario di lusso è Dennis Dunaway, fondatore
degli Alice Cooper (insieme a Vincent Furnier, all’epoca il
nome Alice Cooper era attribuito alla band, solo più tardi
sarà associato all’istrionico singer). Joe e Dennis avevano
già suonato insieme nei BDS (Bouchard Dunaway Smith) insieme
ad un altro reduce dei primi Alice Cooper, il batterista Neal Smith,
con un paio di ottimi cd all’attivo, ma di difficile reperibilità.
Albert ha portato avanti per anni i Brain Surgeons insieme all’ex
compagna Deborah Frost, una formazione molto interessante, che purtroppo
ha interrotto la sua carriera nel momento del suo apice creativo,
ma tutto questo è storia passata, oggi questi tre musicisti
significativi hanno unito le forze per dar vita a questo nuovo progetto,
che ha già ottenuto un grammy come miglior canzone per il singolo
“You (Like Vampires)”, che apre il cd.
Andiamo allora a vivisezionare questo Tornado on the Tracks, che si
apre con questa canzone ruffiana, che cattura subito l’ascolto.
L’atmosfera è quella dei migliori BOC e mi viene subito
un’ondata di nostalgia irrefrenabile, il trio suona alla grande
e il pezzo è praticamente perfetto, anche se uscito dalla penna
di un semisconosciuto John Elwood Cook (un amico di famiglia dei Bouchard).
“Angel’s Well” vede la firma di un’altra vecchia
conoscenza del culto, Jim Carroll, alla chitarra invece come guest
troviamo Robbie Krieger, l’indimenticato chitarrista dei Doors,
che ritroveremo anche più avanti in un altro brano. Anche in
questa canzone si respira quell’aria di mistero tanto cara all’ostrica
blu, ma meglio ancora con la tenebrosa “Deep End”, firmata
questa volta da Albert e si sente, infatti ricorda anche le cose migliori
dei Brain Surgeons, altro gran bel pezzo. “God I Need You Tonight”
è una ballad molto ispirata scritta da Dennis, ricca di pathos,
a metà fra le cose del primo Cooper e i BOC. “Dolphin’s
Smile” è una cover dei Byrds, che francamente c’entra
poco col resto del repertorio, anche se è un bel brano carico
di nostalgia. Con “Tornado Warning” si torna subito a
fare sul serio, ritroviamo l’aura carica di suspence e di mistero,
hard rock tenebroso come non mai. “Man Up” sembra proprio
uscita dal repertorio dei Brains, la firma di Albert è inconfondibile,
questo è l’atro brano con Krieger. “Untamed Youth”
sembra un altro classico dimenticato dal tempo, col suo giro catchy
e volutamente vintage, ma anche tanto ben fatto. “Waiting For
My Ship” si cala nell’atmosfera del disco senza aggiungere
molto se non una certa malvagità, i nostri sono davvero in
uno stato di grazia. “On the Darkest Night” è carina,
ma non regge al confronto coi brani precedenti e chiude il disco con
un leggero calando, senza comunque influire sul giudizio complessivo.
I Blue Coupe non sono i Blue Oyster Cult e nemmeno sono i vecchi Alice
Cooper (ricordiamo che all’inizio era il nome della band), ma
questo disco non avrebbe certo sfigurato nella discografia di entrambe
queste stelle di prima grandezza del rock. GB
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