Harald Bosh è nato ad Omsk, in Siberia (Federazione Russa),
da padre russo/italiano e da madre russo/tedesca. Possiede un evidente
back-ground classico ed ha maturato esperienze in ambito teatrale.
Alcune note introduttive assai importanti per comprendere appieno
il personaggio. “Die Sonne scheint fuer alle umsonst”
celebra evidentemente il suo desiderio d’esprimere le proprie
personali opinioni su quanto gli/ci sta attorno, ed egli stesso ci
tiene a rimarcare l’impegno profuso nelle liriche, interpretandole
con piglio epico.
Per quanto concerne l’aspetto meramente sonoro, Harald si esibisce
in un synth-pop assai spartano, basandosi esclusivamente su tastiere
a tratti marziali, altri più rilassate; non mancano episodi
degni di menzione, quali “Sklaven Geist”, la title-track,
“Keine LIEBT niemand” e “Die Acid Platte”,
ove il vocione stentoreo di Bosh da sicuramente il meglio di se, mentre
mi è piaciuta l’asciutta ed ecologista “Eisberg”
(il viaggio di un iceberg…). Alla riuscita del lavoro contribuisce
la produzione del noto Alexander Krull (Atrocity, Leaves Eyes), mentre
mi è sconosciuto il suo collega D.W.R. 2009. Dercho Music non
si è certo risparmiata, comunque, trattandosi di una edizione
in digipack che, al tradizionale CD, allega un DVD, il quale immortala
Harald dal vivo (anche se senza pubblico, su di un palco spartanissimo
e con l’ausilio di qualche effetto!), più altri extra,
in una sezione dei quali fa la sua comparsa la Signora Krull, Liv
Kristine Espenaes.
“Die Sonne scheinst…” è un lavoro destinato
esclusivamente ai cultori del genere pop-sintetico, che ci permette
di far la conoscenza di un artista assolutamente convinto del proprio
operato, proveniente fra l’altro da una porzione di mondo per
ora vergine per quanto concerne la musica moderna. AM
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