Rock Impressions

Alessandro Bottra - Morning Grooves ALESSANDRO BOTTURA - Morning Grooves
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Jazz - Fusion
Support: CD - 2009

Sono cambiati i tempi rispetto agli anni '70, '80 e '90, la musica cerca di trarre giovamento da internet. Questa moderna arma che è indissolubilmente legata al computer, permette oggi di farsi conoscere ed autoprodursi agli occhi di tutto il mondo. Servono sempre meno le sale d’incisione e le case discografiche che producono, ma questo non è del tutto un lato negativo per le sorti della musica. Migliaia di talenti musicali in tutto il globo, senza internet, sarebbero restati nell’anonimato e nell’indifferenza. Uno di questi è Alessandro Bottura, un nostrano e valido polistrumentista. Bottura ama suonare principalmente il basso ed il modo di proporsi richiama inesorabilmente alla mente, il nome di Jaco Pastorius. Stiamo parlando dunque di un Rock Jazz con sprazzi di Fusion. Sicuramente ai più attenti di voi, il nome di Bottura non risulta nuovo, ed infatti Lastfm.com ha fatto il suo lavoro.

Il brano “May Day Mayhem” poi è il primo in classifica su RadioIndy in America e di Reverbnattion qui in Italia. Per questo troviamo “Morning Grooves” su Amazon.com, I Tunes, CD Baby, Napster e molti altri siti del genere. Internet è una coltellata alle spalle per il music business a causa del download selvaggio, ma allo stesso tempo una inesauribile fucina di nuovi artisti. “Out Of Sight” è un brano che mette in evidenza immediatamente le doti dell’artista ed apre più che degnamente il cd. Personalmente amo molto il suono caldo del basso e questo mi scalda dentro, facendomi subito affezionare a questa musica. Non nascondo neppure di essere stato un grande sostenitore dei francesi Uzeb e chi di voi li conosce capisce cosa intendo per suono caldo, credo Bottura stesso. L’improvvisazione del Jazz, buoni assolo di chitarra e qualche simpatica rullata, accompagnano tutto l’ascolto. Non a caso il secondo brano porta il titolo di “Mind, Passion & Instinct”, vero sunto di “Morning Grooves”, valido più di mille parole.. Attenzione però, non siamo al cospetto di un disco autocelebrativo, malgrado gli ingredienti possano far pensare a questo, qui c’è anche cuore e momenti di piano molto attenti alla struttura della melodia. C’è gioia in “Quetzalcoatl”, tanto è vero che il piede parte da solo al ritmo del brano. Gustosa anche la dinamicità della chitarra nel finale di “Draf Kids’ Disco”, ma come ho gia avuto modo di dire, la star del disco è “My Day Mayhem”. Trascinante nel ritmo ed esplosiva nel basso e rappresenta al meglio il sound odierno di Alessandro Bottura.

Tutto il disco si lascia ascoltare con grande piacere e scivola via velocemente nelle sue nove tracce e cinquanta minuti. Certamente non sono tutte rose e fiori, veniamo alle pecche (seppure poche), ritengo che a volte ci sia più bisogno di osare, per quello che concerne il lato compositivo. Cioè di dare una zampata stilistica, troppo spesso (e questo è colpa anche del genere) vengono in mente dei deja vu. Il secondo neo è una piccola critica, io personalmente sono ancora legato a certi stilemi, per cui a mio modo di vedere, l’artwork è ancora importante, un completamento del tutto… e qui non ci siamo. Per il resto, ragazzi date un ascolto a questo nuovo artista italiano, vedrete che non ve ne pentirete. Intanto benvenuto ed un in bocca al lupo ad Alessandro Bottura. MS


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