I punkster dell’Oregon Broadway Calls con questo album sono giunti al secondo sigillo, con un crescente interesse da parte del pubblico. Chi credeva che il punk fosse di nuovo passato di moda, dopo il decadimento dell’ondata capitanata dai Green Day e seguaci come i Blink 182, deve mettere il cuore in pace perché sembra proprio che questo genere musicale non ne voglia sapere di sparire, questi tre scalmanati musicisti, anche se in fondo propongono sempre le solite cose, dimostrano di avere una carica aggressiva molto coinvolgente.

L’album è composto da undici traccie per poco più di trenta minuti, sembra quasi di essere tornati ai vecchi Lp, ma mi chiedo più che altro cosa è rimasto della ideologia punk che ha animato il movimento negli anni settanta, questi giovani contro cosa si scagliano? Ma l’euforia e la voglia di divertirsi che trasudano dai solchi di questo divertente Good Views, Bad News, sono forse le chiavi giuste di lettura del punk di questi anni, come del resto di tutto quello americano degli ultimi dieci anni. La produzione più che buona e il passo di marcia della band sono un connubio vincente, anche se resto convinto che questo disco abbia davvero poco da dire.

In fondo il punk in tutte le decadi è stata musica giovane per i giovani e penso che questo disco in fondo non sfugga a questa regola, buono per divertirsi, ma poi, spero, si possa fare un salto di qualità musicale. GB

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