Rock Impressions

Candya - Altalena di Cera CANDYA - Altalena di Cera
ARK Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Cold Wave
Support: CD - 2012


Qualche anno fa l’ottima Ark Records aveva riproposto in un box la discografia dei Trees, band partenopea di ottimo spessore, purtroppo l’esperienza Trees sembra essersi conclusa, ma ritroviamo due dei tre componenti della band in questo nuovo progetto musicale, i cugini Francesco e Nino Candia, chitarra e Synth il primo, basso il secondo, mentre alla batteria siede Davide Fusco.

Cold Wave, Trip Hop e pop evoluto si intrecciano in questo disco delicatamente emozionante, in apertura del cd si viene subito avvolti dalla spiritualità di “Human and Divine”, un brano che possiede echi profondi, dove l’eleganza entra in un livello superiore, che supera la semplice estetica. Questo concetto non facile attraversa tutto il cd, mi vengono in mente anche certe intuizioni musicali di Duncan Patterson coi progetti Ion e Antimatter, quest’ultimo condiviso con Danny Cavanagh e tanto per restare in tema ci sono accenni anche agli ultimi Anathema. Un rock che parla all’anima prima che ai sensi, anche se coinvolge entrambe. Citare i singoli tasselli che compongono il lavoro è limitante, Altalena di Cera è un disco da ascoltare nel suo insieme, anche se i brani presi singolarmente funzionano molto bene come “Sonia” o “Trees”, belli anche i testi che sono profondi e si fondono con le musiche in un unicum riuscito.

Bello questo disco, che accarezza i nostri sensi con una raffinatezza rara. È quasi un mistero come si possa trovare artisti così ispirati in una contemporaneità sempre più caotica e urlata, dove sempre più spesso si leggono segnali di sfiducia e di rassegnazione. Questo disco in un certo senso va contro corrente e ci dona la possibilità di credere che non è ancora tutto perduto. GB


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