Il nome Cantina Sociale ai sostenitori del Progressive Italiano certamente
non risulterà nuovo, agli altri informo che la band si è
formata nell’astigiano nel 1996, appassionata delle sonorità
di gruppi alternativi dei rigogliosi anni ’70. Nel tempo, fondamentale
è stato l’incontro con il produttore e tastierista degli
Arti & Mestieri (altra band storica degli anni ’70) Beppe
Crovella. Esordiscono discograficamente con “Balene “
(Electromantic Music) nel 2002 proprio con Crovella al Mellotron e
all’Hammond. Ritornano all’attenzione del pubblico dopo
una serie di eventi importanti come il premio Memorial Demetrio Stratos
nel 2003, la partecipazione a diverse compilation, e l'uscita nel
2006 del DVD “Catturati Live”, nel 2009 con il buon “Cum
Lux” (Electromantic Music), bene recensito anche nei canali
di settore.
Oggi sono un quintetto formato da Elio Sesia (chitarre), Rosalba Gentile
(tastiere), Marina Gentile (chitarre), Filippo Piccinetti (basso)
e Massimiliano Monteleone (batteria).
“Caosfera” a differenza dei suoi predecessori è
un album completamente strumentale composto da sette tracce e supportato
da un gradevolissimo artwork ad opera di Antonio Catalano con la grafica
di Luciano Rosso. Esso contiene un libretto con pentagrammi e note
disegnate a mano, descritte con simpatica ironia e disegni che raccontano
gli stati d’animo che la musica rappresenta. La produzione ancora
una volta di Beppe Crovella è curata, così come la qualità
sonora.
Nella musica si estrapolano differenti influenze, dai King Crimson
alla Psichedelia e perfino un poco di Hard Prog sin dall’iniziale
“Graffiti”. Psichedelico invece l’inizio di “Temporali
Nascosti”, la chitarra acustica si aggira in riff ipnotici sopra
ad un tappeto di tastiere. Questo brano piacerà sicuramente
ai seguaci dei Porcupine Tree del primo periodo.
“Dune” Mostra una band con un buon carattere, di ampie
vedute e dalla buona coesione, ancora riff importanti ed acidi inframezzati
dalla Psichedelia. Gli assolo non sono mai invasivi, piuttosto diretti
alla sostanza.
Intimistica “Scrupolosamente Arioso”, lasciate le atmosfere
crude ed elettriche i Cantina Sociale si addentrano in quelle soffici
e sognanti. Il risultato è notevole.
“Pietre” è ritmata, dettagliatamente prodiga di
cultura Prog che varia dagli anni passati a quelli più recenti,
un sunto semplice all’apparenza ma che necessita sia di capacità
compositiva che di cultura al riguardo.
La title track “Caosfera” è ricercata, la melodia
viene eseguita prettamente dalla chitarra, mentre il basso gioca un
ruolo fondamentale di fraseggio aggiunto. Nuovamente la Psichedelia
è presente nel suo lato intimo e raccolto. Chiude il disco
l’acustica “Verso Sera”, un momento di riflessione
e di pulizia dell’anima.
Questi sono i dischi che piacciono a me, quelli che ascolti in silenzio
ad occhi chiusi e che vorresti non finissero mai. Musica italiana,
tanto cuore. MS
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