Rock Impressions - Recensioni - Captain Jack's Army

CAPTAIN JACK'S ARMY - Captain Jack's Army
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Folk Punk
Support: mCD - 2013

Da un po’ di tempo il folk punk, o se preferite il celtic punk, sta contagiando diversi artisti a diverse latitudini, nato in Irlanda nei primi anni ottanta come genere di protesta, in particolare grazie ai Pogues, si è sempre più diffuso, in Italia possiamo ricordare i Modena City Ramblers o i miei compaesani Straw Daze, in America abbiamo (anche se sono di origine irlandese) i Flogging Molly, a cui si ispirano direttamente questi musicisti svedesi. Formatisi nel 2011 come side project allo scopo di divertirsi, la band sta prendendo sempre più corpo ed è arrivata alla pubblicazione di questo primo Ep.

Il disco contiene cinque brani di cui quattro propri più la cover del traditional “Worker Song” di Ed Pickford. Si parte in quarta con la trascinante “Devils Eye”, cantato drunken e attitudine punk a manetta, molto riconoscibile la melodia irish e l’intento bellico del gruppo è più che evidente, può essere scambiata per musica di puro divertimento, ma quanto sa essere aggressiva, pura dinamite. “Stranger” è più ballata, una melodia malinconicamente evocativa entra nelle vene come un buon whiskey e mette nel cuore una profonda nostalgia. “Queen of Chaos” è una via di mezzo tra i due brani precedenti, più anthemica, ma non troppo agitata e sempre molto legata alla tradizione irlandese nelle melodie. “Royal Arms” è un vero grido di battaglia, recupera l’irruenza iniziale e ci restituisce tutta l’energia primordiale del genere, o si ama o si odia. Bella la cover di “Worker Song”, resa in chiave punk, non perde il fascino originale, anzi in questa versione piace ancora di più.

Non posso negare di provare una profonda simpatia per tutto quello che odora di verde Irlanda e quindi forse sono un po’ di parte nel giudicare questo lavoro, ma a me è piaciuto parecchio. GB

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