Era parecchio tempo che non mi capitava di ascoltare un giovane cantautore
italiano capace di suscitare in me delle belle emozioni, forse è
stato il caso o forse il destino, ma quasi in sordina mi è
arrivato fra le mani il disco di debutto di Roberto Casalino, un giovane
che non è ancora molto conosciuto in prima persona, ma che
ha già firmato dei successi che conoscono davvero tutti come
“Novembre” o “Non Ti Scordar Di Me” interpretate
da Giusy Ferreri. Casalino ha lavorato anche con Tiziano Ferro e in
pochi anni ha già bruciato molte tappe, un successo che gli
è arrivato anche troppo in fretta, ma che penso sia più
che meritato.
Roberto è un giovane e nel suo bagaglio culturale cita tanti
artisti noti, dal pop al rock più viscerale e tutte queste
influenze le mette nella sua musica che, pur essendo rivolta principalmente
ad un pubblico pop, ha una decisa impronta rock. Ecco allora che la
sua sensibilità esplode nell’iniziale “Se Ti Accontenti
(Godi a Tratti)”, che sembra citare nel testo il Liga di “Certe
Notti”, ma la musica è un rock incisivo che ricorda l’andamento
di “Novembre”, pulsante e vitale con un buon piglio commerciale,
poi su tutto c’è la voce particolare e nuova di Roberto,
che risulta piuttosto originale, una versione maschile di Carmen Consoli.
“Perdi” è un’altra rock song graffiante,
molto interessanti i testi che parlano tutti della difficoltà
di vivere le relazioni, un tema che lega un po’ tutti i brani
del cd, che sembra una lunga storia d’amore vissuta con difficoltà.
“L’Atmosfera” è il brano trascinante dell’album,
che infatti è anche il primo singolo, meno rock delle precedenti,
è retta da una melodia molto incisiva che piacerà alle
giovani generazioni. Ma è “Amore Universale” la
canzone che mi ha convinto di più di questo primo gruppo di
brani, interessante soprattutto lo stile canoro di Roberto, che scandisce
le sillabe, sembra quasi stia cercando di trasformare l’italiano
in inglese e questa sperimentazione mi piace e mi convince. “L’Esatto
Opposto” è un altro brano che mostra le doti fuori dal
comune di questo cantautore, un brano meno rock dei precedenti, anzi
quasi trip hop, ma che ha proprio quell’incedere pulsante tipico
di Casalino. Non è necessario soffermarsi su tutti i brani,
il disco è tutto molto scorrevole e si ascolta tutto d’un
fiato, non ci sono cali di ispirazione e questo è un pregio
non comune.
Casalino ha un talento innegabile come songwriter, che sicuramente
metterà a frutto nel prossimo futuro, ha unito la tradizione
melodica italiana al rock con un linguaggio nuovo e al passo coi tempi,
con queste premesse il suo futuro sembra già molto roseo, non
voglio fare profezie, ma credo che si possa scommettere sulle doti
di questo musicista, le premesse sono molto più che buone.
GB
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