C’è
chi fa la radio, chi ne è ospite e chi l’ascolta. La
radio, questo “elettrodomestico” sempre vegeto, malgrado
la tecnologia sia avanzata in maniera vertiginosa e (concedetemelo)
alla faccia di “Video Killed The Radio Star”! Diciamo
la verità, il suo fascino è innegabile, compagna di
migliaia di giornate lavorative, di viaggi auto e di nottate insonni.
Il cantautore veneto-campano Luciano “Varnadi” Ceriello
la prende come geniale spunto. Nessuno che io ricordi a mente, ha
mai incentrato un intero cd su una giornata radiofonica, dalla mattina
alle 8:00 fino alla sera a mezzanotte. Si, avete capito bene, radio
con tanto di speaker, colui che intramezza i brani e che intrattiene
con la sua voce fra aneddoti e battute. Ceriello in questo caso è
geniale ed allo stesso tempo sagace ed ironico nei testi.
In “Radio Varnadi” si incontrano molti vecchi amici, a
partire da un inedito Andrea Roncato, nella parte di un inaspettato
vocalist Rock in “La Storiella Di Damer”, all’ex
chitarrista di Vasco Rossi e Baccini, Mauro Palermo. E poi Maria Pia
Pizzolla (Superzoo), Gianni Colonna, il tastierista dei progsters
Osanna, Oderigi Lusi, Donato Zoppo (noto scrittore di musica Prog
ed affini), addirittura la porno star Lea Di Leo in “Big Jim
E Barbie” e molti altri che lascio a voi scoprire per godere
a pieno di questo allegro lavoro. Infatti “Radio Varnadi”
è un disco fresco, allegro e con frangenti che… non ti
aspetti. Sagace e tagliente nei testi, come pochi cantautori sanno
osare.
Accendiamo allora questa radio: C’è del buono e sano
umorismo nell’iniziale “Come La Mia Barbie”, con
simpatiche allusioni. La musica proposta è un connubio fra
Alex Britti, Piero Pelù ed Alberto Camerini! Questo dimostra
che anche nella musica leggiera c’è bisogno di personalità.
Luciano dedica alla sua figlia il brano “Francesa”, un
pezzo non mieloso come la situazione potrebbe far pensare, ma una
sequenza molto narrata, che sfocia in un ritornello fresco e di facile
memorizzazione. Alle 11:30 la radio ci propone “La Protesta”,
è l’ora di pestare sull’accelleratore per quello
che concerne i testi e di polemizzare contro il sistema e contro chi
lo impone con certi canali televisivi. Un inno alla reazione, un modo
di prendere atto di ciò che accade. C’è ora il
segnale orario e poi le previsioni del tempo, dopo di che si apre
avanti a noi il mondo affascinante delle “Donne”. Qui
l’autore diventa sempre più confidenziale e descrittivo.
Una semi ballata che a tratti mi ricorda un certo Miguel Bosè.
Ma non solo donne, anche uomini e chi da piccolo non ha mai fatto
fare cose “strane “ a Big Jim e Barbie? Un ottima allegoria
con i due immortali personaggi, un inno all’approccio sull’altro
sesso, un connubio ironico che in verità scava dentro di noi.
Ovviamente il brano è veloce ed orecchiabile. C’è
anche da riflettere in “Sto Pensando A Te”, che è
uno dei singoli assieme a “La Storiella di Damer” e “Francesca”
estratto dal cd.
Alle 16:50 c’è “Appunti Di Viaggio”, qui
si mette in evidenza l’ottima registrazione, la qualità
sonora è buona e ricca di effetti, compresi gli eco vocali.
Il pezzo si presta benissimo ad un ballo di gruppo. “Avrei Dovuto”
invece è riflessiva, una specie di mea culpa orchestrata e
narrata, poi alle 18:15 Luciano diventa “Egoista”. Una
specie di Ska misto ad elettronica che ci trascina in un ballo irrefrenabile
e coinvolgente. Alle 20:00 il radiogiornale tutto da ascoltare e poi
via a “Padre, Muovimi I Fili”, dedicato al genitore di
Luciano, un esortazione e desiderio di essere preso per mano e di
averne un contatto. La voce di Donato Zoppo successivamente, ci porta
avanti al brano più Rock del disco, “La Storiella Di
Damer”. Andrea Roncato narra la storiella…. Che tanto
storiella poi non è, perché anche questa volta Ceriello
ci invita a riflettere, ascoltate bene i testi, un pugno allo stomaco
ed un insulto alla società. Con “Non Preoccuparti”
si ritorna a parlare d’amore, forse l’attimo più
delicato dell’intero disco, più acustico, con un ritornello
che sfonda e prende per la sua armonia. La radio chiude alle 23:55
con “Come Una Danza Sufi”, l’artista si congeda
da noi sempre con vena polemica.
Con “Radio Varnadi” abbiamo conosciuto un nuovo artista
eclettico e coraggioso, sicuramente fuori da certi canoni, malgrado
la sua proposta sia molto….. “Radiofonica”. Un cantautore
particolare, come non ce ne sono tanti, ditemi voi quanti ne avete
conosciuti con due cappelli sulla testa! MS
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