Con questa band si fa un saldo indietro nei mitici anni settanta, nella seconda metà per l’esattezza, anche se penso che molti di voi non ne abbiano mai nemmeno sentito parlare, come di altre valorose formazioni che furono spazzate via dal punk come i City Boy ad esempio. Eppure i Charlie avevano una certa classe e restarono in vita per circa undici anni con otto album sulle spalle. Il fondatore della band è il polistrumentista e produttore Terry Thomas, che è l’unico rimasto stabile, un musicista poliedrico che nella sua carriera ha suonato coi Bad Company, i Giant , Eric Gales e molti altri. In questo nuovo disco, che rompe il silenzio dopo molti anni, ritroviamo Thomas con una band tutta nuova, ma con ancora una grande voglia di fare musica.

Il primo brano “Get A Life” è retto da un roccioso riff di scuola zeppeliniana, ma ha un sound molto moderno, che fa dimenticare le tentazioni melodiche della band di anni ’80, una bella botta di vita. La title track è un bel blues, non troppo tirato, ma con un gran bel sound. La forza dell’hard rock torna a pulsare in “Popstar”, anche se è mitigata da molte raffinatezze negli arrangiamenti, ma è un brano che convince. “Shit TV” è un grido di rabbia, un’aggressività che si respira fin dalle ritmiche nervose di inizio brano, molto efficace. La calma torna con l’intimista “Don’t Let Go”, la band si dimostra molto brava in questi cambi d’atmosfera. Quindi ecco che si torna alla canzone di denuncia con “Alcohol”, ancora una volta vengo sorpreso dalla vitalità dimostrata da questi veterani. “Cars” gioca su ritmiche funky piene di gusto e di feeling, ottima le parti di batteria. Quando pensi che le carte migliori siano già state giocate ecco che arriva “Blue Sky Bullshit” a dirti che la band non ha ancora finito di giocare con la musica. Toni morbidi, molto fusion, per l’aspra nei testi, “West Coast Thing”, on questa canzone il buon Thomas si attirerà molte ire… però dice la verità sul mondo del show biz. Ci sono altri due brani di buona fattura prima della conclusione di questo cd.

I Charlie non sono una band che molti ricordano, ma questo disco dimostra che meritano la nostra attenzione al pari di tutti quelli che, a torto o a ragione, sono considerati i “grandi” del genere. È bello scoprire che si possono ancora trovare delle perle come questo ottimo album. GB

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