James Christian a distanza di dieci anni decide di bissare il suo
esordio solista con questo ‘Meet The Man’ composto da
11 canzoni di hard rock melodico che si rifà direttamente al
sound delle band americane di metà anni ’80.
Suoni pomposi e ritornelli melodici ed ariosi sono gli elementi che
contraddistinguono le prime due canzoni dell’album: ‘After
The Love Has Gone’ e ‘Know You In The Dark’ nella
quale si cita forse un po’ troppo esplicitamente ‘You
Give Love A Bad Name’ dei Bon Jovi. Come da copione, il terzo
brano è un lento nel quale James ricorda Joe Elliott dei Def
Leppard nel cantato sofferto. La title track è invece un perfetto
mix tra ‘Still Of the Night’ dei Whitesnake ed i Def Leppard
più duri. Bon Jovi torna ad essere fonte d’ispirazione
per ‘End Of Time’, forse la canzone più debole
del disco, e già al quinto brano il CD inizia a mostrare il
suo maggior limite ossia di essere costituito da canzoni che hanno
quasi tutte la stessa struttura e di essere perciò prevedibili
malgrado la voce di Christian sia estremamente duttile e ricca di
feeling. Love ‘Looked Into My life’ continua la saga degli
“stanchi”, di quei lenti cioè che si trascinano
“stancamente” per la loro durata; meno male che arriva
‘Leave Well Enough Alone’ dal forte sapore Journey a dare
nuova energia al disco che per le tre canzoni successive rocckeggia
alla grande. ‘Hold Back The Night’ chiude il CD ed è,
come da copione, un lento, il terzo, il più energico con un
arrangiamento molto Def Leppard, specie nell’uso dei cori.
Meet The Man in definitiva è un buon disco di aor dalle tinte
hard rock con tutti i pregi e difetti del genere, suonato con grande
perizia, forse poco feeling, e con un cantante che si conferma tra
i più dotati in circolazione. JM
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