Primo
album per la Rise Above per questa incredibile band inglese che fonde
musica medioevale, psichedelia (in particolare quella californiana),
pop e folk, con forti tinte progressive, un bel mix che suona fresco
e originale anche se non è musica per tutti i palati.
Difficile reperire informazioni su questa band, dalle note del cd
sembra essere un album di debutto, in internet ho trovato solo la
recensione di un singolo del ’99 e il sito web (www.circulus.org)
contiene solo una pagina molto scarna, che annuncia esclusivamente
l’uscita di questo lavoro.
Il sound di questi musicisti si basa su un folk medioevale arricchito
e filtrato da una vena rock psichedelica che ne amplifica le potenzialità
oniriche. Un vero trip, scusatemi, viaggio fra passato e presente
alla ricerca di una terra fantastica. Ascoltate le follie lisergiche
di “Orpheus”, che ricordano certi Gong, con un flauto
indiavolato e subito dopo si passa alla poesia malinconica di “We
Are Long Lost”, ci sono parti molto classiche di musica medioevale
e poi ci sono fughe strumentali come in “The Aphid”, a
volte si resta un po’ disorientati, ma quando si riesce ad entrare
in questo sound avvolgente si viene conquistati dalla proposta veramente
fuori dal comune. “Candlelight” è puro pop west
costiano di fine anni sessanta. Incredibile.
Per fortuna si possono trovare ancora artisti come questi Circulus,
che non ricalcano schemi prestabiliti, ma sperimentano soluzioni assolutamente
anticommerciali, dal fascino indiscutibile. Davvero una bella sorpresa.
GB
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