Dal ’93 ad oggi i Colloquio di Gianni Pedretti e Sergio Calzoni hanno prodotto una interessante discografia all’insegna di una dark wave minimale e sperimentale, musica di confine, che non segue le mode e va dritta per la sua strada, cercando di dare massimo spazio al gesto artistico, al lato più creativo. Con queste premesse è chiaro che comunque ci troviamo di fronte ad una proposta elitaria, che solo un pubblico in possesso di una buona cultura musicale può apprezzare nelle sfumature più nascoste e nei passaggi più arditi.

I Colloquio sono degli esistenzialisti, i loro testi in italiano sono poesie malinconiche, così come la loro musica notturna, sospesa tra sogno e veglia, unica compagna la mosca raffigurata in copertina che “passeggia” fra i brani durante lo scorrere del cd. Fra suggestioni noise e atmosfere rarefatte si aggira la voce morbida di Gianni, che ricorda lo stile di certi cantautori impegnati, dando un giusto tocco di melodia ad un contesto che fugge da tentazioni melodiche, un contrasto interessante.

Ogni brano ha una propria atmosfera e tutti insieme formano un unicum compositivo, che trova senso nella completezza. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto qualche momento più energico, almeno a livello di ritmi, trovo il risultato complessivo apprezzabile. I Colloquio sono un progetto artistico che merita attenzione, forse non muoveranno mai grandi numeri, ma si sa che le produzioni di valore non sono alla portata delle grandi masse. GB

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