Ho
trattato questo argomento in molte recensioni, chi mi legge sa benissimo
a cosa mi sto riferendo, ossia al massiccio ritorno attuale delle
band Prog Italiane degli anni ’70. A differenza delle altre,
il trio Come Le Foglie non ha prodotto nessun LP al suo tempo, solo
qualche brano registrato in demo, tuttavia è stata una band
che si è saputa far apprezzare, soprattutto dal vivo, quando
aprivano i concerti ad Osanna, PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Franco
Battiato, Alan Sorrenti oppure i Curved Air.
Il loro stile è debitore all’American sound, tanto più
che nascono nel 1968 a Milano come cover band di Crosby Still Nash
& Young e Joni Mitchell. La caparbietà ed il non piegarsi
al volere del music business, porta la band a sciogliersi verso la
metà degli anni ’70. Nel 2006, contattati da Giordano
Casiraghi per l’intervista al suo libro “Anni ’70
Generazione Rock”, Giancarlo Galli (voce e chitarre), Attilio
Zanchi (Voce, basso) e Claudio Lugli (voci e chitarra), ritrovano
lo stimolo e la passione che li legava assieme nei tempi migliori.
La nostalgia fa si che il desiderio di riformarsi è grande.
Il risultato lo vediamo oggi con “Aliante”, un cd che
posso definire scisso in due tronconi, “Ali” composto
da nove nuovi brani ed “Ante”, sette canzoni che provengono
dagli anni ’70. Il Prog proposto non è per intenderci
quello caro a Genesis, Yes e compagnia bella, bensì un Pop
più cantautoriale, proprio per questo la durata dei pezzi è
limitata al massimo di cinque minuti. Il tempo non solo sembra essersi
fermato agli anni ’70, ma addirittura proprio non ha scalfito
la mano degli strumentisti. Raccontano la propria storia in “Come
Le Foglie”, brano apripista dell’album, un motivo facile
da memorizzare con un ritornello efficace e da cantare. Buono l’apporto
delle chitarre elettriche, specie nei solo. Ascoltate “Mago
Del Tempo” e ditemi se i Come Le Foglie non hanno nel DNA il
Prog Italiano degli anni ’70, un tuffo nel passato da vivere
ad occhi aperti. Non giocano con tecnicismi, ma si basano sul feeling,
i brani tendono tutti a prendere l’ascoltatore con gentilezza,
colpendolo sul lato più sensibile.
C’è anima dunque, quella che spesso manca ai prodotti
del genere. “T.J.” è in inglese e coccola fra accordi
di chitarra classica ed un basso dal suono caldo ed avvolgente. Ma
i brividi scorrono dal brano dieci in poi, ossia in “Ante”,
le canzoni scritte negli anni ’70. Nulla di trascendentale,
ma quel periodo aveva davvero qualcosa di magico, atmosfere solari,
personalità, la musica è padrona dei sentimenti e l’individuo
è al centro dell’interesse, dove “Essere”
è più importante di “Apparire”.
Bentornati Come Le Foglie, voi siete la dimostrazione che se ci sono
buone idee e passione, il tempo non esiste! Una lezione per tutti
i giovani che vogliono intraprendere questo percorso. MS |