Alain Concepcion è un cantante spagnolo con una vasta eperienza
in diverse bands e altri progetti che spaziano dall'hard rock al soul,
dal progressive rock al funky, ed un ep ("Izan Dira") pubblicato
nel 2012 contenente tre brani originali più una cover di "Into
The Night" di Benny Mardones.
Oggi torna protagonista sul mercato con l'album "R" (forse
riferito all'iniziale di Romero, suo vero nome) di dieci canzoni fra
composizioni originali e brani pescati dal repertorio altrui, restando
sempre in un ambito strettamente AOR/Westcoast.
L'iniziale "If I'm Losing You" è introdotta da un
delicato duetto pianoforte/archi e voce per aprirsi ad un AOR più
potente ed intenso nella scia del primo Richard Marx e dei Journey
con una buona prova di Alain ed un buon senso della melodia. "I
Keep Forgetting" di Michael McDonald offre la possibilità
al cantante iberico di sfoderare il proprio timbro appassionato e
ruvido su sonorità tipicamente Westcoast per un risultato ben
più che soddisfacente, replicando simili risultati nella semi-ballad
"The Last Dance", cui il sax ed il piano conferiscono un'ambientazione
tipicamente anni ottanta come si poteva facilmente ascoltare in tanti
albums Westcoast/Rock-AOR del periodo. Il soul nero "Can't Touch
You" ed il Westcoast sopraffino di "Give Me The Reason"
(di Luther Vandross) sono elegantissimi e raffinatissimi, due brani
ideali per piano bars di classe o serate estive all'aperto nel giardino
di un aritstocratico palazzo rinascimentale.
"I Want To Live" mantiene la rotta intima e passionale con
quell'incrocio fra Westcoast e soul che caratterizza alcuni momenti
della carriera di Michael Bolton, ma dopo così tante tonalità
tenui si torna a rockare con l'esuberante "True Story" dal
vago sapore Journey, ma è una parentesi prima di tornare su
ritmi ed arrangiamenti più ricercati e delicati con "I
Have Known" e "Never Will", nuovamente intrisi di Westcoast
e Soul. Una fedele ripresa di "Who's Crying Now" dei Journey,
solo più "sguaiata" nelle vocals rispetto all'immensa
prova di Steve Perry, chiude un cd coraggioso nel suo essere così
'fuori tempo' e rivolto ad una nicchia di pubblico esigente in termini
di suoni, produzione ed interpretazione che qua sicuramente sono presenti
e non in dosi simboliche, ma ancora un pò distanti dalle migliori
opere del genere.
Un suo 'concorrente' può essere rintracciato negli AOR di Fredric
Slama, e in questo caso il match va sicuramente ad Alain. ABe
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