Consumato
il divorzio con Daniel Wylie i CRR restano un quartetto composto da
Stephen Fleming (voce e chitarra), Gary Cuthbert (chitarra), James
Clifford (basso e backing vocals) e Mark Brown (batteria e baching
vocals), dove i sopravvissuti della formazione originale sono Fleming
che è anche la principale fonte compositiva e si occupa pure
della produzione e Gary che sembra più un guest e a quanto
ne so non fa più parte del progetto.
A direzione musicale del gruppo non è però stata stravolta
anche se i suoni sono cambiati. Siamo sempre nel territorio del folk
inglese psichedelico, musica solare e piena di ottimismo e in questo
senso molti titoli sono esplicativi “For a Smile”, “There’s
Nothing Wrong”, “Sunrise”, raramente incline alla
malinconia, piuttosto c’è la voglia di raccontarsi con
discrezione e sincerità.
Alcuni brani sono più elettrici rispetto al passato come “Stupid
You” che è ai limiti dell’hard rock, ma le ballate
a base di giri di chitarra acustica sono ancora predominanti. Le quattordici
tracce presenti in questo album ci mostrano una band dal grande potenziale
che ha trovato la propria forma ed è pronta per il grande salto,
probabilmente manca solo una track veramente azzeccata da lanciare
il gruppo a livello internazionale.
Sono sicuro che tutti gli amanti del british pop troveranno in questa
formazione la realizzazione dei loro sogni e spero davvero che questo
genere torni in voga perché dalla terra d’Albione per
troppi anni sono stati partoriti troppi artisti inutili, che facevano
solo musica di plastica ed era proprio ora che il Rock vero tornasse
a farsi sentire e noi dobbiamo essere pronti a raccogliere la sfida.
GB
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