Come al solito è la Germania il paese più attivo in
campo EBM, quindi non può sorprendere questo giovane progetto
a nome Crisk nato nel 2003. Ma le influenze presenti nel sound di
questi musicisti sono molto ampie ed arrivano a comprendere anche
sonorità industriali e punk.
Questo mini cd comprende cinque brani, tre remix e un video (non presente
nel presente promo), un antipasto di quello che potremo ascoltare
quando avremo in mano il full lenght. Quello che colpisce della proposta
dei Crisk è proprio l’attitudine punk che sembra sposarsi
a meraviglia con i ritmi techno, quasi l’uno siano il compendio
dell’altro, un mix carico di forza trasgressiva e di malessere
urbano che ricorda vagamente quanto proposto da gruppi come i Prodigy.
In questo caso i remix non mi sono piaciuti più di tanto, perché
hanno puntato più sull’aspetto elettronico dei pezzi
e meno su quello rock e instintivo. Le danze si aprono con l’acida
e perversa “Meine Stadt”, atmosfere urbane appaiono come
immagini mentali in un sottofondo di emarginazione e solitudine metropolitana.
“Beute”, dopo un inizio in sordina, colpisce con la sua
rabbia distruttiva. “Schatten” non mi convince con i suoi
momenti stucchevoli, con una voce maschile piuttosto insulsa, le atmosfere
sono più morbide, ma a rovinare tutto è proprio la parte
vocale maschile. “Fightclub” ovviamente è un attacco
sonoro, meno efficace di quanto il gruppo avrebbe voluto e sembra
tanto un’occasione mancata. “Wahre Arbeit Wahren Lohn”
è una discreta cover dei Die Krupps che viene riproposta anche
in remix.
I Crisk sono un gruppo in possesso di ottime idee, ma devono maturare
ancora un po’ per farsi notare in un mondo già molto
affollato, le premesse ci sono vedremo con il prossimo album come
se la caveranno. GB
|