Anche
il prog francese è molto particolare ed è diverso da
quello degli altri paesi, confermando una regola che vuole che gli
artisti prog riflettano gli umori del proprio tessuto sociale unendo
idealmente la musica al clima intellettuale del paese di origine e
per fortuna che è così.
A questa regola non sfugge Thierry, un personaggio in apparenza ridicolo,
mi riferisco alle foto del booklet, ma capace di un songwriting decisamente
interessante, solo in parte ispirato agli Ange, guardacaso Jean Pascal
Boffo si occupa dei missaggi e del mastering e il bassista Thierry
Sidhoum è ospite in un brano. Ma lo stile di Crusem è
vicino ad un cantautorato molto ricercato ed elaborato, raffinato,
eclettico e talvolta celebrale, con delle strutture armoniche complesse
ed articolate, ma è comunque sempre marcata la ricerca melodica
nelle linee vocali. In questo Thierry si dimostra essere un ottimo
interprete, la sua voce calda interpreta i brani con efficacia e i
quattordici titoli scorrono via come stazioni di una ferrovia che
corre lungo gli oltre settanta minuti che compongono questo piacevole
cd.
I brani sono molto vari, a me sono piaciuti parecchio la seconda traccia
"Le Tout de Rien" con il suo ritornello molto efficace e
le energiche "Abstrait d'Union" e "Que Restera-t-il?",
ma anche le canzoni meno immediate offrono vari spunti d'interesse.
Un disco originale. GB
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