Rock Impressions

the Cursed - Room  Full of Sinners
the CURSED - Room Full of Sinners
Locomotive Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2007


Che fine ha fatto il buon Bobby “Blitz” Ellsworth dei mitici Overkill? Eccolo finalmente a noi con i suoi nuovi compagni Cursed in un disco che più che elargire sensazioni, ci trapana direttamente in bocca con il sound sporchissimo e rude. Si sente che Blitz ha militato negli anni ’80 e più che Overkill in questo nuovo lavoro sentiamo Motorhead e Black Sabbath. La chitarra è quella di James Lorenzo degli Hades, ruvida e schietta come poche, soprattutto nei riff.

Apre il cd la dura “Sweeter”, davvero diretta e senza fronzoli, ma spettacolare è la successiva “Evil In The Bag”, groove con tanto di Sax, un idea a dir poco fantastica sentire suonare questo elegante strumento sopra cotanta rudezza. La voce ora roca, ora nitida di Ellsworth ci racconta “Nij Leven Als God In Frankrijk” fra passaggi timidamente Thrash. Il sound dei Cursed non cede di un solo istante, le chitarre a mano a mano che il disco prosegue sembrano essere sempre più pesanti. “Best Of The Worst” non esula da quanto ascoltato sin d’ora, si giunge poi a “Native Tongue” e le dita di Lorenzo sembrano essere diventate di granito, il suono è più cadenzato e rozzo, così come la voce. Bisogna giungere a “Serpentine Slither” per ascoltare qualcosa di veramente differente, jazzata, inaspettatamente intrigante, un nuovo lato del nostro Blitz! “All’s Right” prosegue l’opera demolitrice per un attimo sospesa, anche se in verità uno sbadiglio di tanto in tanto ci scappa. “One Time” e “Queen Of The Down” non ci raccontano nulla di nuovo, ma la conclusiva “Generate Here” si. L’incedere è lento e cadenzato, l’interpretazione di Bobby ci ricorda a tratti quella di UDO degli Accept.

“Rom Full Of Sinners” è questo, un disco cha fa vedere i muscoli e non lascia adito ad ampie definizioni. Un gradito ritorno dunque, un cambiamento di stile per Blitz che non guasta del tutto, anche se non mancano pecche in fase di songwriting. Per il futuro staremo a vedere, momentaneamente ci possiamo accontentare, anche se da artisti del genere ci si aspetta sempre qualcosa in più, soprattutto se è da molto tempo che non si fanno vivi. Esigenti? Forse, ma la colpa non è la nostra, gli Overkill ci avevano abituati bene. MS


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