La storia dei Cutting Crew inizia a metà anni ’80, nel
pieno del pop inglese patinato e attento alle classifiche. La band
del cantante Nick Van Eede ha la (s)fortuna di piazzare il primo singolo
“(I Just) Died in Your Arms” in vetta alle classifiche
di mezzo mondo, primo negli USA e quarto in patria. Da allora non
sono più riusciti a ripetersi e oggi pubblicano il quinto album
in trent’anni, dieci dopo il precedente. Non si può dire
che le due cose siano collegate, certo è che il successo non
è sempre una fortuna. Poi c’è stata anche la perdita
dell’amico chitarrista Kevin MacMichael, morto di tumore all’età
di 51 anni, poco dopo aver collaborato alla realizzazione di un disco
di Robert Plant. Dopo il botto iniziale Nick ha cercato più
volte di rimettere in piedi la band, mantenendo sempre uno stile più
che dignitoso e nel frattempo ha collaborato anche con artisti del
calibro di Marillion, Cher e Mika.
La copertina di Add To Favourites mostra un cavagliere in armatura
(forse lo stesso Nick) che riemerge da una piscina. Una dichiarazione
di intenti di un artista che spera di trovare riscatto con questo
nuovo disco. Il primo brano “Till the Money Run$ Out”
è anche il primo singolo, un pop venato di rhythm ‘n’
blues negli arrangiamenti, grazie anche ai Blackjack Horns, che danno
un bell’apporto. Francamente non mi sembra una canzone in grado
di scalare le classifiche, però piacerà a tutti gli
amanti del classic rock. “Looking For A Friend” sembra
dedicata all’amico scomparso, ha un incedere un po’ scanzonato,
ma è una bella canzone, sempre ottimi gli arrangiamenti, mi
vengono in mente certe cose dell’ultimo Billy Joel. “Berlin
in Winter” è una ballata malinconica molto dolce e dalla
melodia stupenda, poi l’andamento diventa quasi epico, uno dei
miei brani preferiti del disco. “Kept On Loving You” è
un classico blues, molto bello l’assolo di chitarra di Gareth
Moulton. “San Ferian” è un folk acustico, sembra
quasi country, musicalità solare. In “Already Gone”
parla della perdita del fratello, ancora una volta mette accanto alla
malinconia un senso di leggerezza, che la rende più accettabile,
ancora sembra più una ballata americana, quasi messicana, che
non inglese. In “As Far As I See” sembra invece fare il
verso a Elthon John. Un rock un po’ più energico torna
in “Biggest Mistake of My Life”, una canzone divertente,
Eede ha una bella penna, che riesce a sorridere anche sugli errori
più “gravi”. “Only For You” è
una ballatona, un classico lento, dove la cosa migliore è l’interpretazione.
La finale “(She Just Happened To Be) Beautiful” è
un’altra ballata romantica giocata sulla chitarra acustica,
una chiusura quasi sussurrata.
Eede oggi è lontano dal pop edulcorato di inizio carriera e
si sente che ha accumulato tanta esperienza, con questa ha confezionato
questo disco onesto. Non è di quelli che cercano di piacere
a tutti i costi, ma contiene una belle raccolta di canzoni, che si
ascoltano volentieri. GB
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