Le Heart hanno lasciato alle loro spalle una piccola scia di proseliti.
Questo tipo di Hard Rock semplice ed immediato con tanto di voce femminile,
non è che venga ricordato più di tanto negli annali,
ma quando è fatto a dovere vale assolutamente la pena rispolverarlo.
I Dante Fox della cantante Sue Willets si ispirano a loro e riescono
ad arricchire il tutto con inserimenti Giant e Foreigner, dando al
sound una marcia in più.
La band è in attività dal 1989, ma ha lasciato negli
scaffali dei dischi solo tre testimonianze, l’ultima la buona
“The Fire Whitin”, edita la bellezza di sette anni fa.
Segue una lunga pausa che fa più pensare ad un definitivo stop
che ad un effettivo momento di riflessione artistica, di conseguenza
oggi le nostre aspettative sono giustificatamene elevate. Infatti
malgrado la sterilità di realizzazioni i Dante Fox ci hanno
subito saputo catturare a dimostrazione di una buona intesa fra la
coppia Willets-Tom Manford.
Le cose sembrano funzionare subito, sin dall’iniziale “The
Last Goodbye”, energica e potente, dove la voce di Sue è
decisa e sicura, da frontwoman navigata. Il cd è un perfetto
equilibrio fra Hard Rock ed AOR, a tratti ruggente ed altrimenti delicato.
Manford e la sua chitarra ci propina frangenti emozionanti in “Lucky
Ones” ed in “Hold Out Your Hand”. La voce si alza
in “Firing Guns” per la causa Hard Rock, il ritornello
è immediato, i Dante Fox vanno a segno. “Breaking Me
Down” tenta la strada della commerciabilità senza infamia
ne lode. Le tastiere di Roman Wieckowski introducono la delicata “Goodbye
To Yesterday”, semiballata malinconica ma non troppo e ci fa
conoscere il lato più tenero della band, così come “Love
Tried To Find You”. Ci sono anche brani già sentiti e
forse poco utili alla causa, malgrado la loro godibilità, come
ad esempio “Walking The Line”.
In definitiva questo ritorno alla ribalta è più che
gradito, un piacere soprattutto per chi ama questo tipo di suoni.
Personalmente “Under The Seven Skies” mi lascia alquanto
indifferente, ma questo è colpa delle mie orecchie abituate
a qualcosa di più complesso. Ben tornati. MS
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