Terzo
capitolo per il sestetto italiano Derdian riguardante la “New
Era”, questa volta è l’Apocalisse il centro focale
del concept. Ancora una volta protagonista è l’impatto
sonoro, sostenuto dalla roboante ritmica di Salvatore Giordano (batteria)
e di Marco Banfi (basso).
Arcigne cavalcate sonore come il genere Symphonic Metal esige, ovviamente
coadiuvate da tastiere pompose, qui egregiamente suonate da Marco
Garau. La carta vincente deve essere obbligatoriamente l’epicità,
l’enfasi e la grandezza globale del sound, non da meno devono
apparire le coralità vocali ed è dunque così
che la prova di Joe Caggianelli, con l’ausilio del chitarrista
Enrico Pistolere e della brava Lisy Stefanoni, risulta degna di nota.
Credetemi, non è semplice essere originali e freschi in un
genere esaltato da grandi band come Helloween o i nostrani Rhapsody
Of Fire e via dicendo. Serve un songwriting fresco, una notevole capacità
tecnica ed un “credo” profondo in questo genere, troppo
spesso bistrattato , soprattutto dagli addetti ai lavori. In fin dei
conti ascoltare un disco come “New Era Part 3 Apoclaypse”
è come guardare un film epico, un volo pindarico sopra lande
fredde e martoriate da sanguinose ed appunto apocalittiche battaglie.
Si, è chiaro, sono tutti argomenti inflazionati, ma è
altresì vero che tutti i generi del Rock hanno i propri stereotipi.
Perché dunque condannare o quantomeno minimizzare un disco
come questo? E poi. La produzione è eccellente, così
come l’artwork, per cui le prerogative per l’acquisto
ci sono tutte.
I brani sono tredici e nessuno supera i sei minuti e mezzo. Nulla
da eccepire e neppure da aggiungere, tanto gia lo so, chi ama il genere
lo acquisterà ad occhi chiusi e lo ascolterà con religioso
silenzio, alzando al cielo la propria spada invisibile, mentre tutti
gli altri borbotteranno: “…è la solita pappa”.
La verità secondo me come al solito sta nel mezzo, riconoscendo
loro, l’onore delle armi. MS
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