Ambient dark strumentale dalle tinte oscure e maligne, nonostante
lo sfoggio di immagini sacre e la presenza di un testo dal senso religioso
inequivocabile, stampato sulla back cover, cosa piuttosto insolita
e ambigua.
Il suono passa dall'essere profondamente evocativo al ronzio fastidioso,
una lenta discesa all'inferno, un destino inesorabile.
Sopra le macerie non aleggiano speranze, non ci sarà ricostruzione,
la speranza cristiana non ha terreno per attecchire. I brani descrivono
con efficacia la solitudine e la disillusione di uno spettatore attonito,
ammutolito e incredulo, che osserva il proprio mondo devastato da
una piaga inguaribile e si sente profondamente impotente. Sgomento
e disperazione sono il filo conduttore di questi undici brani molto
simili fra loro.
In realtà la formula del disco non possiede un briciolo di
novità, non c'è niente di banale, ma in molti hanno
approfondito con maggior spessore e personalità questi temi
e queste atmosfere e a questi vi rimando.
Un disco freddo e meditativo da evitare nei momenti tristi. GB
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