"Sweet
Party" è l'esordio discografico dei Devotion, band che,
grazie anche all'eccellente supporto di Shaun Lopez, già impegnato
con i Deftones, si inchina per la costruzione rocciosa di pieni adrenalinici.
Da Calendula, perfetto incipit di un album che si rivelerà
ottimo per potenza creata e ipnotismo di chitarre incalzanti, a Teen
Diary, che continua l'opera spiazzando per creazione di atmosfere
misteriose con quell'alternarsi di propensione verso la melodia e
momenti ruvidi e screamo, e Paper Boy, primo singolo dall'album, ed
esempio di influenze sonore ben amalgamate con un gusto post-moderno
verso il graffio targato USA, e Dancin’ On My Asian Fantasy
colpisce per acidità e gravità rock che assimila la
sostanza materica del metal, mentre Last Coffee Motel ingannevolmente
amalia con un inizio delicato, per esplodere in un tripudio di asprezza
vocale entusiasmante. Eccellente Bubbles, un brano azzeccato come
smorza-tensione, in un incedere di raffianti elementi post-rock, in
un continuo crescendo sonoro dal pathos straziante: ottimo. Pain(t)
ricompone potenza e Palpebra è azzeccata in attimi che godono
di fruibilità impensata, mescolando un cantato-recitato-rap
allo screamo, Manga Football riprende mascolinità musicale
ad anticipare la conclusiva Peignoir Vert.
Questo corposo crossover-metal strizza l'occhio a muscolature spigolose
e potenti. Ben fatto! IR
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